Il cardinale Daniel DiNardo è il nuovo presidente della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti. L’arcivescovo di Galveston-Houston, è stato eletto dall’assemblea dei vescovi americani, al culmine della loro riunione annuale, in corso a Baltimora. Contestualmente è stato eletto vicepresidente, monsignor José Gomez, arcivescovo di Los Angeles.
Termina così l’incarico triennale di monsignor Joseph Kurtz, che durante il suo mandato ha avuto al suo fianco come vicepresidente lo stesso DiNardo.
Sia il cardinale DiNardo che monsignor Gomez entreranno in carica al termine dell’assemblea di Baltimora e concluderanno il loro mandato nel 2019.
La Conferenza Episcopale degli Stati Uniti è ora in procinto di eleggere i responsabili delle seguenti commissioni: Affari Canonici e Governo Ecclesiastico; Ecumenismo e Dialogo Interreligioso; Evangelizzazione e Catechesi; Pace e Giustizia Internazionali; Protezione dell’Infanzia e della Gioventù.
67 anni, originario di Steubenville (Ohio), Daniel Nicholas DiNardo è cresciuto a Pittsburgh, dove è entrato in seminario nel 1967, venendo ordinato sacerdote nel 1977. Dal 1984 al 1990, DiNardo è stato membro della Congregazione dei Vescovi, per poi tornare nella diocesi di Pittsburgh, dove ha ricoperto vari incarichi nella curia locale.
Ricevuta l’ordinazione episcopale nel 1997, è stato vescovo ausiliare di Sioux City (Iowa), svolgendo poi il medesimo incarico nell’arcidiocesi di Galveston-Houston (2004-2006), dove è diventato arcivescovo titolare nel 2006. L’anno successivo Daniel DiNardo è stato creato cardinale da papa Benedetto XVI.
Il conferimento dell’incarico a DiNardo era relativamente scontato, in quanto è prassi della Conferenza Episcopale Americana che il vicepresidente succeda al presidente.
È tuttavia significativo che l’arcivescovo di Houston e quello di Los Angeles rappresentino rispettivamente le posizioni più forti dell’episcopato americano sui due temi più attuali: la difesa della vita e della famiglia e i diritti dei migranti.
Il cardinale DiNardo, infatti, è noto per le sue battaglie pro-life, per le quali troverà una sponda amica nella nuova amministrazione: il presidente eletto Donald Trump ha infatti annunciato la nomina di giudici della Corte Suprema contrari all’aborto; al tempo stesso, una volta entrato in carica, Trump interromperà verosimilmente i finanziamenti federali a tutte le istituzioni abortiste e di controllo delle nascite (a partire da Planned Parenthood), sostenute invece durante gli otto anni di mandato di Barack Obama.
Da parte sua, monsignor Gomez, in ragione delle sue origini messicane, è uno dei più convinti paladini dei diritti delle comunità ispaniche. La posizione dell’arcivescovo di Los Angeles, si trova quindi in perfetta sintonia con quella di papa Francesco che, nel suo videomessaggio di ieri aveva incoraggiato il nuovo corso dell’episcopato americano a perseverare nell’attenzione ai migranti. Del resto gli ispanici rappresentano il 40% della totalità dei cattolici statunitensi; percentuale che sale al 70% in alcuni stati del Sud Ovest, come la California.
Card. Daniel Di Nardo (Youtube)
Usa: il cardinale Di Nardo è il nuovo capo dei vescovi
Convinto pro-life, l’arcivescovo di Houston succede a monsignor Kurtz alla guida della Conferenza Episcopale. A fargli da vice, monsignor Gomez, paladino dei diritti degli immigrati ispanici