Al Cairo, nel 2017, seminario tra al Azhar e Santa Sede

Si tratta della prima iniziativa congiunta tra Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso e il Centro per il dialogo dell’Università sunnita per discutere di povertà, migrazioni, rapporto tra religione e violenza

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Un Comitato di coordinamento collegato al Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso e il Centro per il dialogo dell’Università di al Azhar, il più autorevole centro accademico-teologico dell’Islam sunnita, ha messo in cantiere la realizzazione della prima iniziativa congiunta tra le due istituzioni dopo la ripresa dei dialoghi diretti: un seminario di studio sui problemi connessi alla presenza delle comunità religiose nel contesto della società civile
Le linee generali del seminario di studio, in programma al Cairo per il prossimo febbraio – riferisce un comunicato pervenuto all’agenzia Fides – sono state al centro di un incontro svoltosi sabato 12 novembre nella capitale egiziana tra il sacerdote giordano Khaled Akashè, responsabile dei rapporti con l’islam del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, e il professor Muhieddin Afifi, Segretario generale dell’Accademia di Ricerca islamica di al Azhar.
Il seminario di febbraio dovrebbe inaugurare una serie di incontri di approfondimento organizzati insieme da al Azhar e Santa Sede. Tra i temi che verranno di volta in volta messi al centro dei lavori ci saranno le grandi questioni che interpellano le comunità religiose contemporanee, come la povertà, le migrazioni, l’analfabetismo e il rapporto tra religione e violenza, con l’occhio ovviamente rivolto alla strumentalizzazione del linguaggio e dei contenuti religiosi da parte delle agenzie del terrore e delle loro strategie.
L’intento di fondo dell’iniziativa è aumentare la conoscenza e la familiarità reciproca tra Santa Sede e al Azhar, in modo da moltiplicare anche spazi e occasioni di collaborazione concreta, non solo sul piano prettamente accademico.
La ripresa ad alti livelli dei rapporti tra la Santa Sede e al Azhar è stata inaugurata dalla visita compiuta al Cairo, alla fine di febbraio, dal Vescovo Miguel Angel Ayuso Guixot MCCJ, Segretario del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, che in quell’occasione ha anche invitato a Roma lo Sheikh Ahmed al Tayyeb, Grande Imam dell’Università al-Azhar. Il Grande Imam al Tayyeb è stato poi ricevuto da Papa Francesco il 23 maggio.
La precedente sospensione dei rapporti tra la Santa Sede e al Azhar risaliva al 2011, dopo l’attentato alla Cattedrale copta ortodossa di Alessandria compiuto nella notte di Capodanno. In quell’occasione, Papa Benedetto XVI aveva richiamato le responsabilità delle autorità locali nella difesa dei cristiani.
A quelle parole avevano reagito male non solo i responsabili di al Azhar, ma anche esponenti del Patriarcato copto ortodosso. Quello, ha ricordato a Fides il Patriarca copto cattolico Ibrahim Isaac Sidrak, “è stato un tempo difficile iniziato da un malinteso delle parole di Papa Benedetto XVI che forse, in alcuni, era intenzionale. Ma l’importante è aver ripreso il giusto cammino”

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ZENIT Staff

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