Si è svolta nel pomeriggio di ieri, 8 novembre, presso la sede della Conferenza Episcopale Italiana a Roma, una riunione alla quale hanno preso parte i vescovi e i loro collaboratori delle diocesi colpite dal terremoto in Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria. L’incontro, presieduto dal segretario Generale, mons. Nunzio Galantino, ha visto la partecipazione dell’arch. Antonia Pasqua Recchia e del prefetto Fabio Carapezza Guttuso in rappresentanza del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.
“All’indomani delle scosse del 30 ottobre – si legge in una nota della CEI – i vescovi hanno dato voce alla drammatica situazione nella quale versa un territorio molto ampio e segnato da un disastro generalizzato. La perdita o comunque la compromissione del patrimonio culturale di interesse religioso ha portato a chiedere procedure celeri per la messa in sicurezza”.
“Soprattutto – prosegue il comunicato – affrontando la questione con cuore di Pastori, i Vescovi hanno rimarcato cosa significhi tale patrimonio per l’identità e l’appartenenza della gente: le chiese, in primis, sono luoghi di convocazione, riconoscimento e celebrazione; luoghi resi ancora più significativi dalla tragedia che ha privato migliaia di persone dell’abitazione. Di qui l’urgenza di procedere a restituirne al culto almeno una parte, secondo un elenco di priorità che i Vescovi hanno provveduto a stilare in base alle necessità e al bene delle comunità”.
Tra le richieste avanzate dalle diocesi, quella di essere riconosciuti come ente attuatore, di poter intervenire in prima persona nella messa in sicurezza come nella successiva opera di restauro e ricostruzione, e di poter contare su sgravi fiscali che consentano al privato di detrarre il contributo erogato a favore della manutenzione, della protezione e del restauro.
La riunione di ieri si colloca nel quadro di quella collaborazione tra la Chiesa e il Ministero che continua ai diversi livelli, non solo centrale, ma anche regionale e diocesano, potendo valorizzare la qualità di relazione tra gli uffici diocesani e i funzionari della Soprintendenza.
Intanto il presidente dei presuli italiani, il card. Angelo Bagnasco, accompagnato dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, è in visita a San Pellegrino di Norcia per incontrare la gente terremotata e visitare ciò che rimane della cattedrale di San Benedetto. Dopo il pranzo con gli sfollati ad Ancarano di Norcia, il porporato visita San Salvatore in Campi e l’Abbazia di Sant’Eutizio, prima di incontrare gli sfollati di Preci.
Foto: Conferenza Episcopale Italiana
Terremoto. Riunione CEI-Ministero Beni culturali per sicurezza patrimonio religioso
Richieste procedure celeri per la messa in sicurezza del patrimonio culturale di interesse religioso perduto o compromesso a causa del sisma. Il card. Bagnasco oggi in visita tra gli sfollati