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Il tempio del Signore

Meditazione della Parola di Dio di mercoledì 9 novembre 2016 – XXXII settimana del Tempo Ordinario

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Lettura
Tutte le religioni hanno un luogo dove incontrarsi per venerare il loro Dio o le divinità in cui credono (tempio, pagoda, moschea, chiesa). Nel mondo greco-romano il tempio era l’abitazione di un dio o di una dea. Al centro del tempio vi era normalmente una grande statua della divinità. Pensiamo al Partenone, il tempio dedicato ad Atena Parthènos, sull’acropoli di Atene. Ebbene, al centro del Partenone vi era una grande statua della dea. La chiesa cristiana, invece, è il luogo della preghiera dei battezzati convocati dalla Parola di Dio; soprattutto è il luogo della celebrazione eucaristica.
Meditazione
Nel mondo ebraico il tempio è la dimora di Dio e di riflesso l’edificio per eccellenza destinato al culto. Nel tempio si prega, si predica, si offrono sacrifici, si paga la tassa per il tempio. Si incontra anche Gesù e lì si riuniscono gli apostoli e i membri della primitiva comunità cristiana. Al tempio terreno si affianca nella visione dell’Apocalisse il tempio celeste della nuova Gerusalemme, archetipo della tenda di quaggiù. Dio stesso e Gesù sono il tempio. Gesù, nel Vangelo di oggi, si presenta come colui che è dotato di grandi poteri. Non adduce nessuna giustificazione umana: il potere con cui agisce gli è stato conferito dal Padre Celeste. Il tempio è la casa del Padre ed Egli, che del Padre è l’Unigenito, vi si trova come in casa propria e quindi ha diritto di comandare e di disporre di ogni cosa. Il vero tempio è Lui, il suo corpo, la sua natura umana. In tutta la scena aleggia il mistero pasquale. Pasqua è la festa nella quale si immola l’Agnello; è la festa del pane azzimo, preparato senza lievito cioè, nella quale il vecchio lievito sarà eliminato. Cristo spazzerà via il lievito del peccato per donare agli uomini il pane azzimo della vita in cui non c’è posto per il peccato e per la malizia. La Pasqua, infine, è la festa del lieto banchetto primaverile. La primavera della vita nuova la porta Gesù, che prepara per i suoi il banchetto nel quale riceveranno la sua carne ed il suo sangue. A sua volta, questo è il preludio dell’eterna festa pasquale quando i suoi discepoli, giunti nella casa del Padre, diverranno una comunità di santi attraverso la comunione con Lui. Perciò Gesù, quando entra nel tempio di Gerusalemme e trova venditori di ogni genere, fa una frusta di cordicelle e caccia tutti dal tempio.
Preghiera
«O Dio, cha hai fatto della tua Chiesa il segno visibile della Gerusalemme Celeste, per la forza misteriosa dei tuoi sacramenti, trasformaci in tempio vivo della tua grazia, perché possiamo entrare nella dimora della tua gloria» (Preghiera dopo la comunione).
Agire
Andiamo in Chiesa oggi, anche se non è domenica, per fare una visita a Gesù sacramentato presente nelle nostre chiese parrocchiali e compagno del nostro cammino.
*

Meditazione del giorno a cura di mons. Michele De Rosa, Vescovo di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata de’ Goti, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

 

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ZENIT Staff

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