A muoverli nel servizio alla Chiesa era la certezza dell’amore di Cristo che l’apostolo Paolo ricorda nella seconda lettura ai Romani: «Chi ci separerà dall’amore di Cristo?». “Nulla ci può separare – ribadisce il Papa – né tribolazione, né angoscia, né persecuzione, né pericolo, né morte, né vita…”.
Questo amore, cardinali e vescovi ora defunti hanno voluto testimoniarlo e donarlo agli altri “con la parola e l’esempio, esortando i fedeli a fare altrettanto”. “Sono stati pastori del gregge di Cristo e, ad imitazione di Lui, si sono spesi, donati e sacrificati per la salvezza del popolo a loro affidato”, sottolinea Bergoglio. “Lo hanno santificato mediante i Sacramenti e lo hanno guidato sulla via della salvezza; pieni della potenza dello Spirito Santo hanno annunciato il Vangelo; con amore paterno si sono sforzati di amare tutti, specialmente i poveri, gli indifesi e i bisognosi di aiuto”.
“Nel nome del Dio della misericordia e del perdono – aggiunge – le loro mani hanno benedetto e assolto, le loro parole hanno confortato e asciugato lacrime, la loro presenza ha testimoniato con eloquenza che la bontà di Dio è inesauribile e la sua misericordia è infinita”.
Ora “sono giunti alla meta” e il Signore “li ha graditi come l’offerta di un olocausto”, dice il Pontefice. “Noi siamo qui a pregare per loro, ad offrire il divino Sacrificio in suffragio delle loro anime e chiedere al Signore di farli risplendere per sempre nel suo regno di luce”.
“Alla luce del Mistero pasquale di Cristo, la loro morte è, in realtà, l’ingresso nella pienezza della vita”, afferma il Santo Padre. “In questa luce di fede, ci sentiamo ancor più vicini ai nostri Fratelli defunti: la morte ci ha apparentemente separati, ma la potenza di Cristo e del suo Spirito ci unisce in modo ancora più profondo”.
Allora questi fratelli “continueremo a sentirli accanto a noi nella comunione dei Santi”, assicura Papa Francesco. “Nutriti del Pane della vita, anche noi, insieme con quanti ci hanno preceduto, attendiamo con ferma speranza il giorno dell’incontro faccia a faccia con il volto luminoso e misericordioso del Padre”, conclude. E prega perché su di loro e su di noi, “vegli sempre la nostra madre Maria” perché mai possiamo “separarci dall’amore di Dio, che è in Gesù Cristo nostro Signore”.