Statue of Justice

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I debiti

Non è eguagliando o azzerando i debiti, ma superando, oltrepassando, sperperando te stesso per amore che puoi far giustizia

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Avevo un compagno di lavoro che manifestava nei miei confronti un certo malessere, un nervosismo che non mi sembrava “ragionevole”. Quasi un esame di coscienza che anticipa quello finale, mi chiedevo in continuazione: “Che cosa gli ho fatto? In che cosa posso aver mancato con lui? Insomma, che cosa vuole, che cosa pretende da me?”.
Se lo sapessi, lo accontenterei subito. Non è che tra noi ci siano debiti speciali. Eppure spesso mi alzo al mattino con la voglia matta di sdebitarmi con tutti, azzerare il contenzioso. Avverti nell’aria un qualcosa da far quadrare; ma non sai che cosa, né come fare.
Finché mi sono deciso di non tirare per le lunghe questa storia, ma di azzerare qualsiasi eventuale mio debito. Ho smesso di cercare in che cosa e di quanto gli fossi debitore. Ho capito che non è proprio eguagliando, ma superando, oltrepassando, sperperando te stesso per amore che puoi far giustizia.
Beata incontentabilità del prossimo che non ti permette di risparmiare nulla di te. Finché non gli hai donato la vita, non gli hai fatto giustizia, non gli hai dato quanto gli spetta. Prendi la tua penna e scrivi quanto ti devo… Quel mio prossimo ogni giorno, ogni volta che lo incontri, ad ogni suo sguardo, per ordine di Gesù, sembra prendere la penna per scrivermi: mi devi la tua vita.
Ma ora ho capito che, mentre cerco di donargli la vita, mi sto sdebitando anche con me stesso.
Ciao da padre Andrea
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Andrea Panont

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