“Lo sai che siamo andati in cielo?”, mi grida Nicolino correndomi incontro. Il papà mi racconta che sono appena tornati da una mostra di mongolfiere.
Ho visto che una mongolfiera per ottenere la forza necessaria a sollevarsi da terra, utilizza un gas più leggero dell’aria, ovvero: aria calda. Vola perché il gas che riempie il pallone è più leggero dell’aria circostante e questo determina una spinta verso l’alto secondo il ben noto principio di Archimede.
Quindi maggiore è il calore, più in alto si può volare… Chiaramente quando si vuole scendere basta raffreddare l’aria contenuta dal pallone e ci si trova nuovamente a terra.
Una mongolfiera è sé stessa quando vola e funziona il meccanismo di riscaldamento, più o meno intenso a seconda dell’altezza che vuole ottenere o raggiungere per il suo volo.
Per alzarsi e abbassarsi obbedisce ad una legge fisico-chimica. Da questa sua obbedienza dipende anche l’abbassarsi o l’innalzarsi delle persone che a lei si affidano.
Ci hanno invitati all’assaggio d’un breve volo. Chi guidava ha aumentato il calore nel pallone e subito ci siamo sentiti portare in alto. Esaltante l’elevazione tanto che il nostro bambino ha esclamato “che bello, papà, andiamo in cielo!”.
È vero, siamo fatti per volare! Siamo fatti per amarci l’un l’altro. Per mantenere la gioia del cielo ed evitare il deprimente ritorno a terra basta custodire e alimentare in famiglia il calore del fuoco che Gesù ha portato. Può spegnersi, ma per non perdere quota basta riaccendere subito la fiamma.
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Ciao da p. Andrea
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Siamo fatti per volare
Così come una mongolfiera ha bisogno di calore per partire, per andare in Cielo dobbiamo essere mossi dal fuoco che Gesù ha portato