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Antropologia della Pietà popolare: un dibattito a Serra San Bruno

Studiosi spagnoli e italiani sono intervenuti sul culto della Madonna Addolorata

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Grande evento religioso e culturale a Serra San Bruno, organizzato dalla Regia Arciconfraternita Maria Santissima de’ Sette Dolori. Il titolo, Antropologia della Pietà popolare, reca già in nuce la caratura internazionale del convegno fortemente voluto dal priore Enzo Vavalà e da tutto il seggio priorale che si è prodigato per la riuscita di questo incontro-dibattito sulla Vergine Addolorata e la Settimana Santa.
Relatore d’eccezione è stato il prof. José Luis Alonso Ponga, direttore del Centro Internacional de Estudiossobre Religiosidad Popular “Semana Santa”, ordinario di Antropologia Applicata (Università di Valladolid), organizzatore del Congresso Internazionale di Religiosità Popolare La Semana Santa: Liturgia, Musica e Rito. Per l’occasione il prof. Ponga ha illustrato, incantando la platea assiepata nella splendida chiesetta barocca dell’Addolorata, il lavoro compiuto nel tempo sulla Vergine dei Sette Dolori e la Semana Santa.
Presenti anche le altre due confraternite di Serra e la Confraternita del Rosario di Soriano con i rispettivi priori. Il soprano Stenia Marinaro, allieva del maestro Francesco De Leo, ha allietato con alcuni intermezzi la manifestazione a cui hanno preso parte: il vicario della Forania, don Biagio Cutullè, che ha portato il saluto dell’Arcivescovo di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone, il Coordinatore Regionale delle Confraternite Calabresi, Antonio Punturiero, il presidente dell’Unione Arciconfraternite e Confraternite della Diocesi Metropolita di Catanzaro-Squillace, Antonio Caroleo. Rispettivamente, hanno voluto portare il loro saluto e il loro compiacimento per questa iniziativa. Il priore Enzo Vavalà ha proposto al prof. Ponga di lottare affinché le Confraternite diventino patrimonio dell’UNESCO.
Subito dopo i saluti hanno relazionato il parroco, padre spirituale dell’Arciconfraternita, Don Leonardo Calabretta, con alcuni cenni storici sulla Regia Arciconfraternita di Maria dei Sette Dolori, nel  ricordo del cappuccino fondatore della Confraternita, il venerabile Padre Antonio da Olivadi; Domenico Pisani, docente di Storia dell’Arte, che ha concentrato la sua relazione sul valore artistico della Chiesa dell’Addolorata di Serra San Bruno e sulle opere d’arte che essa custodisce; Luigi Rossi, Sociologo presso Università di Messina e Scuola Superiore per Mediatori Linguistici (RC), che si è invece soffermato sugli aspettisociologici che caratterizzano i riti religiosi in Occidente.
A seguire, la lectio magistralis di José Luis Alonso Ponga a cui i presenti, affascinati, hanno tributato gradimento e stima. Martino Michele Battaglia, Docente di Antropologia Culturale (Scuola Superiore per Mediatori Linguistici RC) ha poi tracciato un profilo storiografico sulla Settimana Santa in Calabria e sul ruolo delle Confraternite religiose che custodiscono un estimabile patrimonio religioso e culturale caratterizzato dall’universo calabro-spagnolo delle ritualità pasquali. Battaglia ha puntato l’obiettivo sull’esclusività del rito serrese del Venerdì Santo incentrato sulla deposizione dalla croce (Schiovaziuoni) e sulla Naca, come aspetti degno di nota in vista del prossimo congresso mondiale di Valladolid.
A margine dell’incontro, moderato dalla saggista Anna Rotundo, è intervenuto il pubblico, arricchendo questo proficuo incontro, specialmente con l’intervento del prof. Ulderico Nisticò che ha voluto sottolineare l’aspetto prettamente spirituale di questi riti come cammino di conversione e come recupero di quella identità spagnola che è un arricchimento per tutti noi.
Le conclusioni sono state affidate ad Antonino Laganà, Ordinario di Filosofia Teoretica e Antropologia Filosofica dell’Università di Messina, che è riuscito a sintetizzare con dovizia di particolari quanto detto in seno al convegno. Al termine, il Priore ha consegnato una targa-ricordo dell’evento al prof. Ponga e un riconoscimento alla soprano Marinaro, ricevendo poi un libro sulla Cumprunta di Soriano scritto da Martino Michele Battaglia, di cui Ponga ha curato la prefazione. Anche il Priore di Soriano, Mimmo Margiotta, ha consegnato alcuni testi sulla confraternita di Soriano al prof. Ponga e agli altri relatori.
Anna Rotundo ha chiuso l’incontro, puntualizzando che la Mater Dolorosa è anche la Mater Gloriosa: la Madonna Addolorata non ci insegna certo il culto dell’infelicità umana, ma la certezza della Resurrezione, e lo “stare” di Maria presso la Croce è coscienza critica di fronte ai mali del mondo con la testimonianza del Vangelo: questo è il compito che interpella la pietà popolare, e gli uomini e le donne di oggi.
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Il video dell’evento:

 
 
 
 
 
 
 

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ZENIT Staff

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