Prison wing on the Isle of Alcatraz

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"Chiedo a Dio di darle speranza". Lettera del Papa a una detenuta cilena

La donna aveva scritto al Pontefice circa un anno fa, ora le è giunta la risposta

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“Chiedo a Dio di concedere a Lei la luce della fede e la forza della speranza, e che riesca a sentire la consolazione di Dio misericordioso nella vicinanza delle persone che ama”. Così ha scritto Papa Francesco, assicurando la sua preghiera, a una donna detenuta nel penitenziario di Coyhaique, in Cile.
Lo riferisce l’agenzia Fides, precisando che la missiva pontificia è una risposta a una lettera che la giovane detenuta aveva inviato un anno fa al Papa attraverso vicario apostolico di Aysen, mons. Luigi Infanti della Mora. La donna ha ringraziato per la risposta e, molto emozionata, ha detto che continuerà a scrivergli per raccontare al Papa che si è sposata e ha avuto il suo secondo figlio, una bambina che vive con lei nel carcere.
“Da un punto di vista spirituale è confortante sapere che il Papa si preoccupa di rispondere alle persone che si trovano in una situazione complessa; è una gioia e una speranza per noi, non solo per la persona che ha scritto, sapendo di potersi aspettare una risposta da Sua Santità” ha commentato il direttore regionale della Gendarmeria alla stampa.
La lettera del Pontefice è stata consegnata alla giovane da mons. Infanti della Mora, che ha commentato: “Il carcere non è un luogo dove si perde la speranza, ma è un tempo che può rafforzare i progetti di vita per una società più giusta e fraterna; la mancanza di libertà non vuol dire mancanza di dignità, coraggio e fiducia, le persone possono imparare dai propri errori e proiettare la loro vita in modo più sociale”.

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ZENIT Staff

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