A pochi giorni dalla riunione in Vaticano di una commissione mista serbo-croata per dissipare le ultime ombre sul beato Alojzije Stepinac, il tribunale distrettuale di Zagabria ha annullato la condanna con cui il cardinale fu condannato a sedici di lavori forzati nel 1946.
Stepinac fu accusato di collaborazionismo con il regime filonazista Ustascia, colpevole di aver appoggiato stragi di ebrei, rom e serbi in tutta la Croazia. L’arcivescovo di Zagabria sarebbe poi morto nel 1960, prima di aver scontato l’intera pena, per i postumi di un tentativo di avvelenamento subito in carcere.
Lo scorso 7 aprile, prima ancora dell’istituzione della commissione mista, da lui stesso voluta e incoraggiata, papa Francesco, ricevendo in Vaticano il premier croato Tihomir Orešković, si era soffermato sull’importanza di Stepinac per i cattolici croati.
Nel 1998, al momento della beatificazione, San Giovanni Paolo II descrisse Stepinac come il personaggio in cui si sintetizza “l’intera tragedia che ha colpito le popolazioni croate e l’Europa”, nel corso di un secolo segnato “dai tre grandi mali del fascismo, del nazismo e del comunismo”.
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Fonte: Radio Vaticana
Beato Card. Alojzije Stepinac - Commons Wikimedia
Stepinac: il tribunale di Zagabria lo riabilita
La commissione serbo-croata renderà il beato Stepinac modello per tutti