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Parolin: "La Gmg, un cammino all'insegna di Vangelo, Magistero ed Eucaristia"

Il segretario di Stato vaticano traccia i momenti più significativi del viaggio che farà Papa Francesco in Polonia, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù

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“Un cammino con i giovani”. Così il card. Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, annuncia come vivrà Papa Francesco la Gmg di imminente inizio a Cracovia.
In un’intervista al Centro Televisivo Vaticano, il porporato ha precisato che la mappa di questo cammino è “il Vangelo, e l’insegnamento, il magistero della Chiesa, e che ha anche un pane, un nutrimento, che è l’Eucaristia”.
Parolin fa riferimento poi alla continuità tra Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco sulla scia delle Giornate Mondiali della Gioventù. Sottolineando che quest’anno ci sarà la coincidenza con l’Anno Santo dedicato alla misericordia, egli spiega che “dire misericordia significa fare riferimento a una parte fondamentale dell’eredità magisteriale e spirituale di Papa Woytila, di San Giovanni Paolo II”.
Del resto il Papa polacco ha dedicato una delle sue prime encicliche, Dives in Misericordia, proprio alla realtà della misericordia e – prosegue Parolin – “poi ha preso molte altre iniziative proprio per sottolineare questo aspetto: basterebbe ricordare la canonizzazione di Santa Faustina, nell’Anno Santo, e ancora l’istituzione della domenica della Divina Misericordia, nella Domenica in Albis, la seconda domenica di Pasqua”.
Bergoglio riprenderà dunque questo filone, per riaccendere la “scintilla della misericordia nel cuore dei giovani”. Parolin ha aggiunto che “il Papa lo ha detto chiaramente, anche nel messaggio che ha indirizzato ai giovani che parteciperanno, che questo passaggio sarà un andare verso Gesù Cristo e sarà un lasciarsi guardare da lui, un incontrare il suo sguardo misericordioso, per potergli dire con tutta la fiducia e con tutto l’abbandono quella preghiera che ci è stata insegnata dal Santa Faustina, ‘Gesù confido in te’”.
A tal proposito, il segretario di Stato ha annunciato che Papa Francesco andrà nel Santuario della Divina Misericordia e “lì dovrebbe anche ascoltare alcune confessioni, esercitare il ministero della misericordia, pregare anche nei luoghi dove è vissuta Santa Faustina, soprattutto nella cappella dove ha avuto la maggior parte delle sue visioni e dove ha scritto i suoi diari da cui è nata appunto questa particolare spiritualità di Gesù Misericordioso, e poi, insieme con tutti gli altri pellegrini, passare la Porta Santa”.
Cracovia, la Polonia, il cuore d’Europa. Secondo il card. Parolin, il Pontefice consegnerà ai giovani europei presenti alla Gmg “un messaggio di speranza di fronte al futuro dell’Europa, e di fronte anche alle tante sfide che sono poste davanti alla costruzione europea, e un messaggio di coraggio, nel senso di riscoprire quelle che sono le autentiche radici cristiane dell’Europa, che hanno permesso all’Europa di diventare quello che è”.
La Gmg coinciderà inoltre con il 1050esimo anniversario del battesimo della Polonia. Per l’occasione Francesco si recherà a Czestochowa, davanti alla Madonna Nera, per “ringraziare, insieme alla Chiesa polacca, con i pastori e i fedeli, per questi mille anni di fede cristiana, e anche direi per quello che è successo in questi ultimi 50 anni: la ritrovata libertà e la possibilità di esprimere liberamente la propria fede”.
Parolin ha rilevato che “la Chiesa polacca, per quello che ho potuto vedere anche direttamente durante la visita che ho fatto e nelle precedenti visite, è una Chiesa ancora forte, è una Chiesa viva, che unita ai suoi pastori continua a testimoniare la fede anche nelle mutate circostanze attuali. Ci sono tante famiglie buone, ci sono tanti giovani che ancora si impegnano nella formazione e nella vita cristiana, c’è slancio missionario e c’è desiderio di apostolato”.
Ciò non toglie che anche in Polonia bisogna affrontare la sfida del secolarismo, della perdita del senso di Dio. Di qui l’invito del Cardinale alla Chiesa polacca ad “essere creativa e aperta a trovare modalità nuove anche per rispondere a questi nuovi problemi”.
Durante il viaggio in Polonia, ci sarà spazio anche per momenti di preghiera e riflessione in luoghi di sofferenza, come i campi di concentramento e l’ospedale pediatrico di Cracovia. Parolin ha definito “luogo dell’orrore e del dolore” Auschwitz e Birkenau, dove si è consumata anche la coraggiosa testimonianza di San Massimiliano Kolbe. In questi contesti prevede che quello del Papa sarà “un richiamo silenzioso”.
Venendo alla visita all’ospedale pediatrico, il segretario di Stato vaticano ricorda che “il Papa richiama spesso che la Chiesa deve essere vicina, la Chiesa deve essere prossima di tutti quelli che sui trovano nella sofferenza. Chi più dei bambini ammalati si trova in questa situazione di necessità di avere qualcuno che sia vicino, come buon samaritano… Credo che la visita all’ospedale ha proprio questo significato”.
“Ricordo che in Messico, mi pare, quando ha visitato un altro ospedale pediatrico ha parlato della terapia dell’affetto, l’affetto-terapia – conclude Parolin -. Ecco, anche qui, certamente, userà la stessa terapia e inviterà tutti noi a farlo, nei confronti di questi bambini e nei confronti di coloro che soffrono”.

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ZENIT Staff

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