Yago de la Cierva (Foto ©-U. de Piura)

Cracovia 2016: comincia il conto alla rovescia

Il responsabile della comunicazione della GMG, Yago de la Cervia, dà il benvenuto ai giovani pellegrini: “Portate qualche amico in più, qui c’è posto per tutti”

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2400 vigili del fuoco, 7500 poliziotti, 3000 militari, 6000 pompieri volontari. Non sono i numeri di un grande evento sportivo o di un summit politico internazionale. È lo spiegamento di forze necessario per garantire la sicurezza e il successo della Giornata Mondiale della Gioventù, che si celebra a Cracovia dal 26 al 31 luglio.
Si calcola che potrebbero arrivare 2 milioni di persone da 187 paesi, che si incontreranno per celebrare, accompagnati dal Santo Padre, la gioia della fede, in una festa della gioventù. I pellegrini saranno accompagnati da 47 cardinali, 800 vescovi e 20mila sacerdoti.
È stato lo stesso papa Francesco, a conclusione della precedente GMG – Rio de Janeiro 2013 – a invitare i giovani di tutto il mondo ad incontrarsi a Cracovia, la terra di Giovanni Paolo II, ideatore e promotore di queste Giornate.
Sono stati tre anni di organizzazioni, preparativi, riunioni incontri e molta preghiera. Quando ormai manca meno di una settimana all’inizio della GMG, dov’è che si concentra la maggior parte del lavoro preparatorio?
Yago de la Cervia, coordinatore del dipartimento di comunicazione della GMG, ha spiegato a ZENIT che il lavoro di questi giorni riguarda soprattutto “le migliaia di dettagli finali sulla formazione dei volontari internazionali, che sono giunti domenica e hanno inondato la città con i loro zainetti azzurri”.
Anche la logistica (distribuzione degli zaini del pellegrino nei luoghi di alloggio), i principali eventi, il progetto culturale, la comunicazione (installazione del centro stampa, la nuova app, la nuova pagina web) e molto altro.
Dall’altro lato, de la Cierva consiglia ai pellegrini di portare con sé “tanta gioia e tanti ricordi del proprio paese per poterli condividere con altri”. Da un punto di vista più pratico, il coordinatore della comunicazione ricorda cosa custodire nello zaino del pellegrino: “scarpe per camminare sotto la pioggia, abiti caldi (la notte fa freddo), una torcia, una batteria extra per il cellulare e… qualche amico in più, perché c’è posto per tutti”.
In conclusione, de la Cierva fa una valutazione di quello che rappresenterà, per Cracovia e per la Polonia, un evento di tale portata. “Speriamo che porti innanzitutto dei frutti spirituali: che milioni di persone, venute a Cracovia o che seguono la GMG via internet, per radio o alla televisione, conoscano il messaggio della divina misericordia e lo incarnino nelle loro vite; e che si domandino se Dio ha un progetto per loro, di modo che siano felici nel compiere la volontà di Dio”.
Allo stesso modo, per la città e per il paese, si spera che “la gente si innamori di questa meravigliosa città, si stupisca di fronte a una storia tanto ricca di eventi e di ispirazione e si propongano di tornare”.

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Rocío Lancho García

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