Nella sala più grande, scelta per il cenone di Capodanno, scarseggiava la luminosità, così preziosa dove si festeggia e dove c’è da creare famiglia.
Prima che chiudesse il negozio, papà Tino mandò il più piccolo dei suoi figli a prendere una lampadina. Lorenzino, con in mano un pezzo di carta che riportava la richiesta scritta e i soldi della spesa, corre al negozio a pochi metri da casa. Consegnati il foglio e i soldi, attende.
Il negoziante, sentendo che la lampadina doveva essere usata nel salone del cenone, pensò subito ad una lampadina bella, luminosa e…istoriata. Appena papà Tino la vede e la prova, s’accorge che è una bellissima lampada, ma i disegni e le curiose figure che la abbelliscono le rubano luminosità e gettano nella sala qualche ombra di troppo.
Manda il bambino a riconsegnare al proprietario la lampadina preziosa, costosa, bella, ma… inservibile…. “Scusami. Dammi una lampadina che, accesa, faccia vedere, ma che non si faccia vedere. Non ha senso che una lampadina attiri l’attenzione su di sé. Scusami, gli abbellimenti sul vetro della lampadina mi piacciono molto, ma purtroppo rubano luminosità all’ambiente e intristiscono l’atmosfera della festa. Non serve al caso mio – scrive sul foglietto – dammene una senza fronzoli, che non faccia mostra di sé, ma che, accesa, sia tutta e solo luce.”
Ciao da p. Andrea
Lampadina / Pixabay CC0 - holdosi, Public Domain
Far mostra di sé
Gli abbellimenti sul vetro di una lampadina rubano luminosità e intristiscono l’atmosfera della festa. Meglio una lampadina che non faccia mostra di sé, ma che, accesa, sia tutta e solo luce
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