Bread and Wine for the Eucharist. Stained Glass in the St. Michael the Archangel Parish

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Chiesa del Pakistan: "Promuovere l'importanza dell'Eucarestia per restare uniti"

Si è concluso ad Islamabad il primo Congresso eucaristico. L’invito dei vescovi: “Molti pensano che essere cattolici o protestanti sia uguale, serve maggiore consapevolezza sull’Eucarestia”

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Si è concluso il primo Congresso eucaristico in Pakistan, con un appello a restare uniti nella Chiesa cattolica e ad accostarsi all’Eucarestia. Lo spiega padre Yousaf Amanat, parroco della Madonna di Fatima, ad Islamabad, dove si è tenuta l’assise. “La gente – spiega all’agenzia AsiaNews – dice che la preghiera è ciò che conta di più, qualunque Chiesa si frequenti. I pastori protestanti stanno attraendo molti cattolici, speriamo di contrastare questa tendenza attraverso maggiore consapevolezza”.
Il vescovo di Islamabad-Rawalpindi, mons. Rufin Anthony, ha aggiunto: “Si può diventare parte della famiglia di Gesù solo ricevendo la comunione. Il Santo Sacramento vi darà un senso di appartenenza”. Mons. Anthony ha celebrato la Messa conclusiva dell’incontro, in presenza di oltre 1.500 fedeli, per lo più giovani. La Messa di apertura, il giorno precedente, era stata guidata dal vescovo Joseph Arshad di Faisalabad.
Quest’ultimo ha posto l’accento sull’importanza dell’Eucarestia, definita “il tema centrale della nostra preghiera”, sebbene “molti ancora non ne capiscono il significato”. L’Eucarestia può aiutare i cattolici del Pakistan, dove sono minoranza (un milione di fedeli su 180 milioni di abitanti) e dove sono spesso perseguitati, a “mantenere forte la loro fede tra pregiudizi e discriminazioni”.
Mons. Arshad ha annunciato ad AsiaNews: “Stiamo sollecitando un rapporto più forte con Gesù attraverso la preghiera a livello individuale, familiare ed ecclesiale. Seminari simili saranno condotti nelle parrocchie, a livello diocesano e nazionale”.

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ZENIT Staff

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