Mauro Mazza, ex direttore del Tg2, RaiUno e RaiSport, è stato ospite sabato 16 luglio della rassegna culturale Illustrissimi del Centro Papa Luciani di Santa Giustina, dove ha presentato il suo romanzo Il destino del papa russo, dell’editore Fazi di Roma.
Mauro Mazza è nato a Roma nel 1955. Ha pubblicato numerosi saggi di letteratura, televisione e cultura politica. Questo è il suo secondo romanzo. Con il primo, L’albero del mondo (Fazi, 2012), ha vinto il premio Acqui Storia.
Giornalista dal 1977, ha diretto il Tg2, RaiUno e RaiSport. Una conversazione che ha visto il pubblico seguire attentamente l’esposizione di Mazza, un “romanzo nato dalla naturale consapevolezza che verrà un giorno, speriamo molto lontano, in cui la Chiesa Cattolica dovrà affrontare la successione di Papa Bergoglio, un pontificato impegnativo, incisivo e divisivo per come di sta dipanando”.
“Ho immaginato, questa è pura ricostruzione fantastica e romanzesca, che il prossimo papa fosse un vescovo, nativo di San Pietroburgo, amico e coetaneo di Putin. Un rapporto che immagino possa portare ognuna per la parte propria, rispettivamente politica per Putin e spirituale per il nuovo papa Metodio, all’unità della Chiesa cattolica con la Chiesa ortodossa”, ha sottolineato l’autore.
Questo percorso, già stato avviato dallo storico incontro di Cuba tra papa Francesco e il patriarca Kirill, deve però fare passi celeri perché, come ricordava San Giovanni Paolo II, solo se il cristianesimo respirerà a due polmoni (cattolicesimo e ortodossia) sarà possibile affrontare le sfide del nostro tempo e di domani, altrimenti il cristianesimo perderà la sua battaglia di speranza per riconvertire l’occidente e l’Europa andrà da un’altra parte, senza più il cristianesimo. È seguito in serata un momento conviviale presso la Locanda Baita A L’Arte di San Gregorio nelle Alpi.
Foto: Centro Culturale Papa Luciani
La Chiesa del futuro nelle mani di… Papa Metodio
Al Centro Papa Luciani di Santa Giustina (BL), Mauro Mazza ha presentato il suo ultimo romanzo, immaginato in un domani non lontano, con la Chiesa vicina a ricucire lo scisma catto-ortodosso