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Il mondo islamico contro l'attacco di Nizza: "Atto ignobile senza giustificazioni"

L’imam di Nizza: “Una persona che uccide così è un animale selvaggio”. Al-Azhar: “Attentati abominevoli che contraddicono l’islam”. Moschea di Roma: “Nessuna religione può giustificare tale atto”. Ucoii: “Ammettiamo il fallimento”

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“Una persona che prende un camion e uccide così le persone è un animale selvaggio, nemmeno un animale, perché spesso gli animali hanno misericordia verso i più deboli. I musulmani ne hanno abbastanza di dover dire ogni volta ‘non abbiamo nulla a che fare’: siamo tutti minacciati, i miei figli ieri sera erano là, volevano uscire, grazie a Dio sono rimasti a casa”. Sono le parole di Mahmoud Benzami, l’imam della moschea En Nour di Nizza, a commento dell’orribile attentato di ieri che ha falciato la vita di 87 persone lungo la celebra Promenade des Anglais.
“Io – dice il leader islamico in una intervista a La Stampa – non cesso di distinguere e precisare che questi atti di terrorismo e radicalizzazione non hanno niente a che vedere con l’islam, che è una religione di pace, tolleranza e misericordia. Noi nel nostro istituto lavoriamo in collaborazione con la prefettura per combattere la radicalizzazione. Sappiamo bene che ci sono persone che ci cascano: la nostra priorità è sulla de-radicalizzazione”.
Altrettanto ferma la condanna dell’attacco da parte dell’Università di Al-Azhar, la massima istituzione del mondo sunnita con sede al Cairo, che ha espresso un secco rifiuto ad ogni forma di violenza e ha condannato l’attentato facendo appello all’unità per “liberare il mondo dal terrorismo”. “Questi abominevoli attentati terroristici — sottolinea un comunicato — contraddicono gli insegnamenti dell’islam”.
Di eguale durezza le parole espresse dal segretario generale del Centro culturale islamico d’Italia che ospita la grande Moschea di Roma, Abdellah Redouane: “La strage compiuta ieri notte a Nizza – afferma in una nota – è un atto ignobile e abietto che nessuna religione o morale può giustificare”. “Negli ultimi giorni il terrorismo ha colpito Baghdad, Dacca, Aden,  Gedda, al-Qatif e Medina. Ieri, 14 luglio, data simbolo dei tre principi di fratellanza, uguaglianza e libertà, Nizza è stata insanguinata per mano di un terrorista che ha commesso una strage che non ha risparmiato neanche i bambini”.

Tramite Redouane, il Centro Islamico Culturale d’Italia “fedele ai nobili principii e valori dell’islam, che rifiuta ogni forma di aggressione e incita gli individui e i popoli a convivere nella pace”, esprime dunque “la sua ferma e assoluta condanna di ogni atto di estremismo e i sensi di vicinanza e cordoglio a coloro che sono stati così gravemente colpiti nella città di Nizza”. Di qui l’auspicio “che il bene e la ragione prevalgano”.
“Grande dolore” per la strage è stato espresso poi dall’imam di Firenze Izzedine Elzir, presidente dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia (Ucoii), che ai microfoni della Radio Vaticana dice: “Di fronte a chi sul web considera questo massacro una vittoria del Daesh, o sedicente Stato islamico, ribadiamo che nessuna fede, nessuna religione, nessuna persona che abbia un pensiero equilibrato, può celebrare l’uccisione di un suo fratello, di un altro essere umano”.
L’Ucoii stigmatizza perciò “con fermezza” l’attentato di Nizza e si appella all’unità “in questa dura prova che colpisce ancora una volta la comunità nazionale francese”. “Tutti i nostri pensieri, il nostro cordoglio e la nostra preghiera va alle famiglie delle vittime e ai loro cari”, ha affermato il presidente. “Da quello che ho potuto vedere – ha aggiunto – dalle notizie di questo ragazzo, di questo assassinio: purtroppo è stato arrestato diverse volte per uso di droga. Purtroppo, nella nostra realtà europea abbiamo dei mostri, delle persone che sono cresciute senza conoscere la loro fede, che sono avviate allo spaccio, alla criminalità; che entrano in prigione e ne escono non soltanto come criminali, ma anche come assassini…”. “Dobbiamo veramente riflettere – ha affermato Elzir – tutti quanti insieme e dire: ‘Abbiamo fallito! Ciascuno ha la sua responsabilità’. Solo così riusciremo a dare una risposta efficace e non rimanere nella trappola di questi criminali, questi assassini”.

“La Francia è stata colpita ancora una volta da un attentato di un’estrema gravità” si legge invece in una nota del Consiglio francese del culto musulmano (Cfcm) e della grande Moschea di Parigi, in cui condannano l’attacco “odioso” ed invitano i francesi a stare uniti. Il Cfcm — si legge — esprime “la sua totale solidarietà agli abitanti di Nizza, manifesta la sua profonda compassione alle famiglie delle numerose vittime e augura un pronto ristabilimento ai feriti”. A tutti i musulmani francesi viene rivolto perciò l’invito a dedicare la preghiera del venerdì alla “memoria delle vittime di questo barbaro attacco”. Infine, il rettore della moschea ed ex presidente del Cfcm, Dalil Boubakeur, ha dichiarato di essere profondamente costernato, chiamando “all’unità tutti i cittadini davanti a questa nuova terribile prova che mette in lutto tutta la comunità nazionale”.
[S.C.]

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ZENIT Staff

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