Bernardito Auza

Holy See Mission

Medio Oriente. Mons. Auza: “La pace resterà un sogno, se non verrà riconosciuto lo stato palestinese”

L’osservatore permanente della Santa Sede presso l’Onu, denuncia il traffico di armi verso la Siria e la persecuzione delle minoranze religiose

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L’intero scenario mediorientale è stato oggetto dell’ultimo intervento di monsignor Bernardito Auza, osservatore permanente della Santa Sede all’ONU di New York, davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Prendendo in esame sia lo scenario siro-iracheno, che quello israelo-palestinese, il presule ha ricordato che, ai fini della pace, non sono sufficienti “negoziati formali”: è necessario, piuttosto, che i leader delle tre religioni monoteiste si impegnino a “contrastare l’odio” e a generare “vere comunità di fede”.
In merito alla creazione di uno stato palestinese, affianco a quello israeliano, monsignor Auza ha detto: “La pace durevole resterà un sogno e la sicurezza un’illusione se Israele e la Palestina non accetteranno di esistere uno accanto all’altro riconciliati e sovrani entro confini reciprocamente convenuti e internazionalmente riconosciuti”.
L’osservatore permanente si è quindi soffermato sulle “indicibili sofferenze del popolo siriano, ucciso, costretto a sopravvivere sotto le bombe o fuggire verso zone meno devastate”, con minoranze come cristiani e yazidi sotto il tiro di una “continua persecuzione”. Auza ha quindi fatto eco alla denuncia di papa Francesco nei confronti di chi fornisce armi ai massacratori di civili innocenti.
Ai leader religiosi cristiani, ebrei e musulmani, l’osservatore permanente ha raccomandato di essere “degni” del ruolo che ricoprono e di porre fine a “ogni forma di odio reciproco che potrebbe accreditare uno scontro di civiltà”.
Nella misura in cui, la religione viene manipolata “per giustificare atti di terrore e violenza”, i leader devono tanto più impegnarsi “in uno sforzo globale per sconfiggere la violenza che tenta di dirottarla in propositi antitetici alla sua natura”, ha poi concluso monsignor Auza.
 
 
 
 

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ZENIT Staff

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