Si è tenuta nei giorni 12-13 luglio, in Vaticano, la prima riunione della Commissione mista di esperti croati e serbi incaricata di procedere ad una rilettura in comune della vita del cardinale Alojzije Stepinac (Krašić, 8 maggio 1898 – Krašić, 10 febbraio 1960), beatificato da San Giovanni Paolo II il 3 ottobre 1998, prima, durante e dopo la Seconda guerra mondiale.
Tale Commissione è stata creata su iniziativa del Santo Padre, dopo vari incontri e consultazioni tra rappresentanti della Santa Sede, della Chiesa Ortodossa Serba e della Conferenza Episcopale Croata, per rispondere all’esigenza di chiarire alcune questioni della storia. La Commissione – spiega una nota vaticana – è incaricata di svolgere un lavoro scientifico, seguendo la metodologia delle scienze storiche, basata sulla documentazione a disposizione e la sua contestualizzazione. Essa non interferirà sul processo di canonizzazione del Beato Cardinale Alojzije Stepinac, che è di stretta competenza della Santa Sede.
Si prevede una serie di incontri che dovrebbero concludersi nell’arco di 12 mesi.
La presidenza della Commissione è di “patrocinio” della Santa Sede; presidente è mons. Bernard Ardura, o. praem., presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche. Membri della Chiesa Cattolica di Croazia sono il card. Josip Bozanić, arcivescovo di Zagabria; mons. Ratko Perić, vescovo di Mostar-Duvno; mons. Antun Škorčević, vescovo di Požega; il dr. Jure Krišto dell’Istituto Croato per la Storia; il dr. Mario Jareb del Comitato Croato di Scienze Storiche.
Membri della Chiesa Ortodossa Serba sono Amfilohije, metropolita del Montenegro e del Litorale; Porfirije, metropolita di Zagabria e Lubiana; Irinej, vescovo di Novi Sad e di Bačka; Jovan, vescovo della Slavonia; l’ambasciatore Darko Tanasković, delegato permanente della Repubblica di Serbia presso l’Unesco.
La prossima riunione si terrà a Zagabria nei giorni 17-18 ottobre 2016.