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Il card. Vallini al campo rom di Castel Romano: "Degrado inaccettabile"

Nella visita all’insediamento al 26° chilometro della via Pontina, tra fango, topi e baracche rattoppate con legno e nastro adesivo il vicario di Roma parla di “vergogna” e “abbandono”

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 “Provo una grande sofferenza nel vedere tante persone, genitori e soprattutto bambini, in una condizione di degrado inaccettabile. Ho visto però anche la volontà di riscatto e il loro desiderio di superare questa condizione. Si sentono abbandonati e lo sono. Quindi, dobbiamo prenderci carico di loro”.
È il monito del cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, dopo la visita compiuta nel pomeriggio di ieri (martedì 12 luglio 2016) al campo rom di Castel Romano, raccontata in esclusiva dalla testata on line della diocesi di Roma, Romasette.it.
Il racconto della visita, durata più di tre ore, all’insediamento al 26° chilometro della via Pontina, a poco più di venti chilometri dal centro di Roma, fotografa la drammatica situazione del campo, tra “vie fangose, topi e baracche rattoppate con legno e nastro adesivo”. “Una situazione che fa vergogna al mondo, indegna di una città come Roma – afferma il cardinale vicario – neanche dopo la guerra ho visto una cosa simile”.
Vallini, che ha parlato con molte famiglie del campo e si è informato sulla loro condizione, era accompagnato da monsignor Pierpaolo Felicolo, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale delle migrazioni, e da alcuni volontari (Comunità di Sant’Egidio e parrocchie) impegnati accanto alle famiglie rom del campo.
“Il riscatto – sottolinea il vicario di Roma – parte dall’impegno di chi vive in questi campi, facendo in modo che non si trasformino in discariche, ma le istituzioni e i cittadini devono liberarsi dai preconcetti e dai pregiudizi. Sento il dovere – conclude – di sollecitare le istituzioni a superare al più presto questa vergogna”.
 

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ZENIT Staff

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