Le Arciconfraternite rinnovano la fede per la Festa della Vergine del Carmelo

A Roma in questi giorni le tre storiche Arciconfraternite sorte per la devozione della Madonna del Carmelo hanno già iniziato i festeggiamenti

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Il mese di luglio è caratterizzato dalle solenni celebrazioni e processioni che sono organizzate delle numerose Confraternite sorte in onore della Vergine del Carmelo.
A Roma in questi giorni le tre storiche Arciconfraternite sorte per la devozione della Madonna del Carmelo hanno già iniziato i festeggiamenti.
Alla Confraternita di Santa Maria in Traspontina a via della Conciliazione, domenica si è svolta la grande processione per le vie intorno a San Pietro e ora si sta svolgendo una novena predicata da  Monsignor Francesco Miccichè, Vescovo emerito di Trapani, mentre la Confraternita del Carmine delle Tra Cannelle, che ha la sede e una bella chiesa vicino piazza Venezia, ha organizzato un Triduo che culminerà il giorno della Festa con la Messa presieduta da Monsignor Filippo Iannone, Padre Carmelitano e Vicegerente della Diocesi di Roma.
Alla Confraternita del Carmine di Trastevere si sta svolgendo l’ottavario nella loro Chiesa di Sant’Agata, mentre il 16 luglio, dopo la Messa Pontificale, è prevista la processione per le vie del quartiere.
Sempre in questi festeggiamenti è prevista per domenica 24 luglio la tradizionale processione storica della Madonna Fiumarola: alle 19.30 la Sacra Statua della Vergine, da poco restaurata, si muoverà su battelli lungo il Tevere, fino a Ponte Garibaldi da dove in processione sarà portata nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, dove rimarrà fino alla Messa delle 6.30, per poi ritornare in processione a Sant’Agata per una Messa di ringraziamento.
Ma da dove nasce tanta devozione? Ripercorriamo brevemente la storia dello Scapolare, di cui era rivestito fin da giovane anche San Giovanni Paolo II, come testimoniò più volte.
Visitando la Parrocchia Carmelitana di Mostacciano disse: “È un aspetto molto particolare delle ricchezze spirituali della Vergine, della Madre di Cristo, perché la sua missione carmelitana… è legata ad una veste. Questa veste si chiama Sacro Scapolare. Io devo tanto negli anni giovanili a questo suo scapolare carmelitano“.
Il 16 luglio 1251 la Madonna apparve a san Simone Stock, padre generalizio dell’Ordine dei Carmelitani e gli disse: “Prendi questo Scapolare Chiunque muoia indossandolo non patirà il fuoco dell’inferno. Esso sarà simbolo di salvezza, protezione dai pericoli e promessa di pace.”
Questa promessa fu completata quasi un secolo dopo con il cosiddetto “Privilegio Sabatico”. La Vergine Maria apparve al futuro papa Giovanni XXII rivelando: “Coloro che sono stati investiti con questo Santo Abito saranno tolti dal Purgatorio il primo sabato dopo la loro morte.” Divenuto Papa, Giovanni XXII lo confermò nel 1322 con un decreto.
Lo Scapolare portato dai confratelli – due piccoli lembi di lana marrone uniti da dei lacci, che viene portato sulle spalle – riproduce in miniatura l’abito che i religiosi carmelitani indossano come segno della loro appartenenza a Cristo e a Maria: indica il “giogo dolce” di Cristo.

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Antonio Interguglielmi

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