Mulino d'acqua, Argenstein (D) / Wikimedia Commons - Andreas Trepte, CC BY-SA 2.5

El Mulinet

Il mio prossimo rianimarsi se io non interrompo con il mio egoismo l’erogazione di quell’amore che mi arriva sovrabbondante perché io lo doni

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Sopra Transacqua, in Val di Primiero, hanno da poco restaurato una casa fatiscente da tanti anni…chiamata “El Mulinet”.
Passando di là, ne ammiro la meravigliosa ristrutturazione. Nella parte che guarda il torrente funziona una grande ruota sospinta dall’acqua che vi cade sopra, proveniente da un canaletto che attinge dal torrente.
Ripasso il giorno dopo, ma la ruota del mulinet è ferma. Guardo e me ne domando il perché è immobile, inoperosa. Un mulino fermo – mi dico –  non può far pane.
L’acqua non arrivava alla grande ruota che quindi restava immobile. Incuriosito, scavalcai la staccionata…m’accorsi che qualcuno aveva interrotto il passaggio dell’acqua dal torrente al canaletto. Quel rigagnolo era ostruito. Tutto s’era fermato. Il mulino era morto.
Mentre stavo fantasticando su cosa potesse significare per la mia vita una scena del genere, arriva l’incaricato che toglie lo sportello che ostruiva il flusso. Subito l’acqua del torrente entra nel canaletto e cadendo sulla ruota, tutto il “mulinet” ricomincia a funzionare. Tornando la vita, arrivava anche il pane.
Ho capito che il mio prossimo può animarsi e rianimarsi se io non interrompo con il mio egoismo l’erogazione di quell’amore che mi arriva sovrabbondante perché io lo doni. L’amore è quell’acqua vitale che posso attingere in continuazione dal grande torrente di Dio per far da canaletto al fratello.  
Ciao da p. Andrea
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Andrea Panont

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