“Finalmente sola”: un monologo contro i luoghi comuni

Si conclude con successo il breve tour teatrale romana dello spettacolo di Paola Giglio dedicato alla realtà delle donne single. Presto la pièce in scena a Milano

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Finalmente sola è un monologo esilarante sulle dipendenze amorose, frutto della genialità di Paola Giglio, autrice e attrice, per la regia di Marcella Favilla in scena al Teatro Due di Roma, in Vicolo dei Due Macelli 37. Solo per qualche giorno, fino a domenica 31 gennaio, sarà possibile apprezzare Paola Giglio, mentre con ironia e umorismo ripercorrerà le fasi della “malattia amorosa”, una vera e propria dipendenza di “genere” che colpisce più spesso le donne rispetto agli uomini.
A differenza dei Monologhi della vagina, genere capostipite degli assoli al femminile, nato a Broadway alla fine degli anni ’90 e che tuttora gode di un certo successo, questa pièce è assolutamente priva della trivialità usuale e affronta con levità e umorismo le dinamiche amorose di una trentenne che si barcamena tra amore ed emancipazione, tra famiglia e amici, sino all’incontro con F., un uomo che la coinvolgerà in una relazione vertiginosa, ma patologica.
Ed è proprio questo l’obiettivo di Paola Giglio, illustrare le fasi “preoccupanti”, che precedono la violenza fisica sulle donne, che riguardano appunto la sfera psicologica: dalla mortificazione della compagna sino al suo isolamento, tutte “tracce del germe della violenza”, da non confondere, affatto, con l’amore, ma con il possesso. E tra ilarità, ballo e canto, Paola Giglio è riuscita a coinvolgere il pubblico in una tematica di mera attualità e tutt’altro che leggera, ma senza scadere nell’ossessività o nella pateticità.
Abbiamo chiesto a Paola Giglio quanto ci sia di autobiografico in questo assolo: “C’è molto di me; ho tratto spunto dalla mia vita, enfatizzando una mia storia con un uomo possessivo, che ho poi romanzato per trattare il tema della violenza sulle donne, studiandone, appunto, le fasi che la precedono: svilimento, isolamento”.
E cosa suggerire, pertanto, alle donne per difendersi da questi abusi? “Il mio consiglio è di imparare a stare bene da sole – afferma la protagonista – dall’indipendenza affettiva e dall’emancipazione nascono infinite possibilità e incontri… Per essere felici”. Ed è proprio questo il messaggio di Finalmente sola: far capire alle donne, che sole si può vivere bene, al di là dello stereotipo sociale per cui una donna single è una “sfigata”, mentre un uomo è “interessante”.
Un successo meritato per Paola Giglio, che non solo ci allieta con una performance sublime, ma ci propone un suo testo, premiato quest’anno al concorso Anima e corpo del personaggio femminile, efficace ma divertente allo stesso tempo.
Una pièce che allieta per la sua levità, ma colpisce per la profondità. Finalmente sola andrà in tournée a Milano e tornerà a Roma la prossima stagione, presso il teatro KOPO’: un’occasione immancabile!
***
Finalmente sola
per la regia di Marcella Favilla
Disegno luci: Francesco Barbera
Attrice e drammaturga: Paola Giglio
 

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Rita Ricci

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