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Yemen: attentato kamikaze nel palazzo presidenziale a Aden

Circa 10 i morti nell’attacco di un’autombomba. Isis rivendica

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Sono almeno dieci i morti nell’attacco con autobomba avvenuto ad Aden, nel sud dello Yemen, vicino alla residenza del presidente Abd Rabbo Mansour Hadi. Il bilancio delle vittime è stato reso noto dall’agenzia di stampa Dpa, che cita testimoni secondo i quali tra i morti ci sono civili e agenti della sicurezza.
L’esplosione ha colpito un checkpoint fuori dalla residenza del presidente, che era all’interno del palazzo al momento dell’esplosione. Testimoni in loco hanno riferito che poco dopo l’esplosione un elicottero è stato visto partire dalla residenza del presidente. Secondo la tv al-Arabiya, l’obiettivo dell’attentato era il sindaco di Aden, Aidarus al-Zubaidi, giunto in visita al palazzo presidenziale e uscito illeso.
L’attacco kamikaze è stato rivendicato dai jihadisti dello Stato Islamico, i quali hanno riferito via web che a farsi esplodere è stato un foreign fighter olandese che porta il nome di Abu Hunaifa al-Hollandi.
Il premier yemenita Khaled Bahah e i ministri del governo sono tornati ad Aden appena tre giorni fa dopo mesi in esilio in Arabia Saudita. L’esecutivo era stato costretto a lasciare il Paese dopo l’attacco dello scorso 6 ottobre che ha fatto 18 morti, per lo più soldati degli Emirati, e che è stato rivendicato sempre dall’Isis.
La capitale yemenita Sana’a è dal settembre del 2014 sotto il controllo dei ribelli sciiti Houthi.
 

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ZENIT Staff

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