Il Giubileo e l’indulgenza plenaria nei luoghi dei miracoli di Gesù

Dal 7 al 13 febbraio la celebrazione della XXIV Giornata Mondiale del Malato in Terra Santa

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Sarà “solenne” la XXIV Giornata Mondiale del Malato, in programma a Nazareth, il prossimo 11 febbraio. Sia per la sua celebrazione in Terra Santa, sia per il suo svolgimento nel corso del Giubileo.
Visitando luoghi sacri d’eccezione, come il Giardino del Getsemani e la basilica del Santo Sepolcro, i pellegrini vivranno a pieno lo spirito dell’Anno Santo e delle opere di misericordia, e potranno ottenere l’indulgenza plenaria e parziale.
Intervenendo in Sala Stampa Vaticana per la presentazione della Giornata Mondiale, il presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, monsignor Zygmunt Zimowski, ha ricordato che la Galilea, luogo scelto per l’evento, evoca le “tante guarigioni” compiute da Gesù Cristo.
Il Messaggio di papa Francesco per la Giornata, sul tema Affidarsi a Gesù misericordioso come Maria: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela” (Gv 2,5), ha sottolineato Zimowski, è un richiamo alla “vicinanza di Gesù ai malati e ai sofferenti” che prelude la “chiamata” agli uomini a guarire a loro volta.
“A volte ci intimidisce il fatto di non poter “guarire”, di non poter aiutare come Gesù – ha affermato il presule -. Cerchiamo di superare questo imbarazzo. L’importante è andare. Stare accanto all’uomo che soffre. Egli, forse, più che della guarigione ha bisogno della presenza dell’uomo, del cuore umano pieno di misericordia, dell’umana solidarietà”.
L’attività di medico o di infermiere, quindi, non è soltanto una “professione” ma è in primo luogo un “servizio” ed una “vocazione”: in particolare “la cura per i minorati fisici e gli anziani, la cura per i malati di mente – questi settori costituiscono, più di ogni altro ambito della vita sociale, il metro della cultura della società e dello stato”, ha osservato il capo dicastero.
Come spiegato da padre Augusto Chendi, M.I., sottosegretario del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, la Giornata Mondiale del Malato si caratterizzerà per una dimensione “propriamente liturgica”, una dimensione “propriamente teologico-pastorale” ed una “più squisitamente caritativa”.
La dimensione liturgica si sostanzierà nell’esercizio delle opere di misericordia corporali e spirituali e nella concessione delle due canoniche forme di indulgenza.
L’indulgenza plenaria potrà essere lucrata alla condizioni usuali (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), da tutti quei fedeli che dal 7 al 13 febbraio prossimo, nella Basilica dell’Annunciazione a Nazareth o in qualsiasi altro luogo stabilito dall’Autorità ecclesiastica, parteciperanno devotamente a una cerimonia celebrata per impetrare da Dio i propositi della Giornata Mondiale del Malato e reciteranno il Padre Nostro, il Credo ed una pia invocazione alla Beata Vergine Maria.
L’Indulgenza parziale  è destinata, invece, a tutti i fedeli ogniqualvolta, negli stessi giorni, rivolgeranno a Dio, con cuore contrito, devote preghiere in aiuto degli infermi.
È possibile ottenere l’indulgenza anche attraversando la Porta Santa della Misericordia il 10 febbraio, Mercoledì delle Ceneri, procedendo in processione dal Giardino del Getsemani alla Basilica del Santo Sepolcro, e nel pomeriggio dello stesso giorno, presso la Basilica dell’Annunciazione a Nazareth, in occasione della celebrazione dei Vespri.
La dimensione teologico-pastorale sarà rintracciabile nel convegno in programma il 9 febbraio presso il Pontificio Istituto Notre Dame Center a Gerusalemme, con l’approfondimento di problematiche di ordine etico e pastorale, che urgono sia a livello clinico-assistenziale sia a livello legislativo.
La dimensione caritativa, infine, prevede visite ad alcune strutture – cattoliche e non – che operano in Terra Santa e costituiranno “il segno tangibile di quella che papa Francesco indica nel suo Messaggio come la ‘tenerezza premurosa’ di Maria a Cana di Galilea, e che si traduce nella disposizione al servizio dei bisognosi, e concretamente dei nostri fratelli e sorelle malati”, ha commentato padre Chendi.
Da parte sua, padre Pietro Felet, S.C.I., segretario generale dell’Assemblea degli Ordinari Cattolici di Terra Santa e referente locale per l’organizzazione della Giornata Mondiale del Malato, ha presentato l’evento come un momento di celebrazione della “fede”, della “speranza” e della “carità”.
“Ogni giorno, mattino e sera, la delegazione della Santa Sede si ritroverà per la preghiera delle Lodi e dei Vespri, in unione con tutta la Chiesa e il mercoledì sera si unirà alla liturgia penitenziale del mercoledì di Quaresima della chiesa bizantina”, ha riferito padre Felet.
Tre i sacramenti celebrati: l’Eucaristia, la Riconciliazione, l’Unzione dei malati ed un atto penitenziale.
Il Mercoledì delle Ceneri sarà celebrato al Getsemani l’atto penitenziale con la benedizione delle ceneri sotto i plurisecolari olivi e l’imposizione delle stesse prima di oltrepassare la porta della misericordia, una delle tre aperte in Terra Santa (Nazareth, Betlemme, Getsemani).

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Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

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