Dopo la profanazione del cimitero salesiano di Beit Jamal da parte di alcuni vandali, è giunta la solidarietà da parte di un gruppo di ebrei. Circa una 60ina di persone – riferiscono le fonti ufficiali del Patriarcato latino di Gerusalemme – è avvenuta venerdì scorso. I visitatori – riferisce l’agenzia Fides – hanno manifestato ai salesiani, proprietari del cimitero, la propria solidarietà, e poi hanno voluto piantare un ulivo presso l’ingresso della casa religiosa.
La visita è stata organizzata dalla Tag Mehir (“Distintivo Luminoso”), associazione fondata nel 2011 con l’intenzione di contrastare tutte le forme e le espressioni di razzismo in Israele, comprese quelle compiute da gruppi di ebrei ortodossi e di coloni verso moschee e luoghi cristiani.
Uno degli ultimi episodi di questo tipo è avvenuto a metà dicembre, appunto, nel cimitero adiacente il monastero salesiano di Beit Jamal, nella città israeliana di Beit Shemesh, a ovest di Gerusalemme. L’episodio di vandalismo sacrilego si era accanito contro le croci di legno e di cemento poste su molte tombe, ma era stato reso noto dal Patriarcato Latino di Gerusalemme soltanto a gennaio. La polizia locale – riferisce Fides – ha aperto un’inchiesta contro ignoti, che finora non ha avuto alcun esito.
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Cimitero profanato in Israele: arriva la solidarietà di alcuni ebrei
Circa 60 persone di una organizzazione anti-discriminazione e violenza si sono recate sul posto, piantando un ulivo in segno di vicinanza