Family day against the gender ideology in the schools - june 20  2015 - Roma

ANSA

Family Day: si moltiplicano le adesioni di associazioni e movimenti

Sabato prossimo al Circo Massimo anche il comitato One of Us, la Comunità Papa Giovanni XXIII e Aiuto alla Chiesa che Soffre

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Il Family Day del prossimo 30 gennaio continua a raccogliere le adesioni di associazioni, comunità, movimenti e comitati, intrecciandosi con altre cause sociali o pro-life.
Il comitato esecutivo della federazione europea One of Us per la vita e la dignità umana è tra i partecipanti al raduno del Circo Massimo. A nome dei movimenti associati appartenenti ai 28 paesi dell’Unione Europea, riunitosi ieri a Madrid il 26 gennaio, ha ringraziato gli organizzatori di questo “importante appuntamento che ribadisce la centralità della famiglia formata da un uomo e una donna”.
Per l’occasione One of Us invita i cittadini italiani firmatari dell’Iniziativa europea denominata Uno di Noi del 2013 a partecipare alla manifestazione Difendiamo i nostri figli.
“Nella piena convinzione che il grido di 2 milioni di cittadini europei a difesa dell’embrione umano si unisce con la voce delle famiglie italiane a difesa dei loro figli, la Federazione One of Us auspica che la voce  della piazza di Roma giunga a tutta l’Europa, che nello sguardo sui suoi figli deve ritrovare la sua anima”, si legge nel messaggio di adesione al Family Day.
Aderisce al Family Day anche la Comunità Papa Giovanni XXIII, il cui responsabile generale, Giovanni Ramonda ha invitati i membri e le famiglie dell’associazione a “partecipare all’iniziativa di piazza, per dire un sì pieno alla vita e al dono della famiglia come pensata dal Creatore”.
La scelta di scendere in piazza è motivata, spiega Ramonda, è motivata dal sostegno alla “famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, quella prevista e tutelata dalla Costituzione Italiana, che non va confusa con altri tipi di unione”.
La nota ribadisce, in modo particolare che “il bisogno dei minori è di crescere con un papà ed una mamma per una sana identificazione psico-affettiva e relazionale, e che il mercato dell’utero in affitto è un abominevole delitto contro le donne più povere, che si vendono per pochi soldi”.
Da parte sua, Aiuto alla Chiesa che Soffre sarà presente al Family Day con un proprio stand per sensibilizzare al tema della libertà religiosa chi parteciperà alla manifestazione.
Personale, sacerdoti collaboratori e volontari di ACS-Italia saranno al Circo Massimo dalle 12 alle 17 circa per distribuire materiale informativo sulla Chiesa perseguitata, raccontare la realtà dei cristiani nel mondo e illustrare le iniziative che Aiuto alla Chiesa che Soffre sostiene quotidianamente.
 
 

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ZENIT Staff

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