Guinzaglio

Pixabay CC0 - IIIBlackhartIII. Public Domain

Confine della libertà

Stare nello spazio aperto e consentito dalla volontà di Dio, è respirare sempre aria di libertà.

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E’ risaputo che quando vedo un cane, mi accerto che sia col suo padrone e che sia tenuto al guinzaglio. A queste condizioni riesco anche a mettermi tranquillo e perfino scambiare due parole col proprietario del cane.
Ed è quello che è accaduto questa mattina. Terminate le due chiacchiere, seguo il cane a debita distanza, almeno tanto quanto lo consente la lunghezza massima della corda.
Vedo che il guinzaglio si snoda e si riannoda ogni volta che il cane si allontana o si avvicina. Quando il cane è vicino al padrone, il filo è totalmente allentato, ed è invece sempre più teso quanto più il cane si allontana dal suo padrone.
Quando il cane arriva ad una distanza non consentita, il filo si blocca. È il confine della libertà concessa dal padrone: oltre quel confine non sarebbe più libertà, ma… libertinaggio.
La scena sembra dirmi: stare comunque nello spazio aperto e consentito dalla volontà di Dio, è respirare sempre aria di libertà.
Ciao da p. Andrea
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Andrea Panont

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