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Mons. Shomali: "Odio anti-cristiano in Israele da parte di ebrei ultra-ortodossi"

Il vicario patriarcale di Gerusalemme accusa le scuole ultra-ortodosse, le quali indottrinano gli studenti all’odio, e invita il governo israeliano “a cambiare i programmi di queste scuole rabbiniche”

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Il problema della cristianofobia in Israele da parte di alcuni gruppi di ebrei ortodossi. Lo ha sollevato mons. William Shomali, vicario patriarcale di Gerusalemme, nel corso di un’intervista a InBlu Radio. Egli ha sottolineato che “c’è una minoranza aggressiva in Israele”, identificata come appartenente alla destra ultra-ortodossa, che “compie atti aggressivi contro i cristiani ma anche contro palestinesi e musulmani”.
Il presule ha ricordato gli episodi teppistici avvenuti anche di recente. “C’è un ramo specializzato in atti anti-cristiani: scrivono graffiti dal contenuto blasfemo contro Gesù e contro i cristiani che, secondo loro, devono andare via da Gerusalemme perché non hanno diritto di cittadinanza – ha detto -. La città, per queste persone, dovrebbe essere solo per gli ebrei. C’è gente che non ci vuole bene e ci odia”.
“C’è una tendenza di odio che – secondo mons. Shomali – non dimentica le persecuzioni contro gli ebrei causate dalla Chiesa e dall’antisemitismo. Bisognerebbe far capire agli ultra ortodossi che c’è un’altra visione”. Questa tendenza – ha inoltre riferito il vicario patriarcale – alligna all’interno delle “scuole ultra-ortodosse ebraiche”, le quali “hanno un programma diverso dalle altre scuole del governo, dove la religione ha un posto più importante e dove i professori indottrinano gli studenti all’odio”.
Di qui il suo invito alle autorità israeliane: “Il governo ha un compito molto difficile: cambiare i programmi di queste scuole rabbiniche dove gli studenti imparano a odiare i cristiani”.

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ZENIT Staff

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