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Mogherini: "L'Isis sta compiendo un genocidio"

L’Alto rappresentante Ue per la politica estera sottolinea dunque che la condanna verbale non è più sufficiente

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“Sterminio di massa sistematico delle minoranze religiose per opera dell’Isis”. Questo il titolo del dibattito avvenuto ieri sera tra gli eurodeputati e l’Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Federica Mogherini. La quale ha tracciato un quadro di quanto sta avvenendo in alcune regioni del Medio Oriente: “Le minoranze religiose e quelle etniche sono tra le vittime preferite della violenza cieca: soprattutto i cristiani, così pure i musulmani, gli yazidi, e poi curdi, drusi, assiri… Ogni persona libera è vittima” dell’Isis e per questo “dobbiamo essere uniti in questa lotta”.
La Mogherini si è inoltre spesa in un pensiero nei confronti dei cristiani di Aleppo, i quali “stanno vivendo il Giubileo della Misericordia” pur in una situazione disperata. Il loro è un esempio, in quanto “ci dimostrano che la vita va avanti, non hanno perso la speranza, difendono la loro vita insieme alla loro storia e identità”.
Secondo la Mogherini, ciò che muove l’Isis, malgrado il tentativo di “annientare anche i simboli millenari delle fedi religiose”, non è la religione, bensì si tratta di “violenza pura, sete di potere”. L’alto rappresentante Ue chiede allora di agire perché “la condanna di questi atti non è sufficiente” in quanto è in atto un “genocidio”. Il riconoscimento del “genocidio” impegnerebbe la Comunità internazionale a un intervento non più rinviabile, per questo la notizia proveniente da Strasburgo è stata salutata positivamente da Sophia Kuby, Direttore dell’Advocacy nel campo dell’Unione Europea per conto di ADF International, organizzazione internazionale che sostiene il diritto delle persone di vivere liberamente la loro fede.
La Kuby aveva infatti detto: “Accogliamo con favore che la signora Mogherini e i membri del Parlamento stanno affrontando la situazione dei cristiani in Medio Oriente e li incoraggiamo a chiamare le atrocità contro i cristiani e le altre minoranze religiose in Siria e Iraq con il loro vero nome: genocidio”.

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ZENIT Staff

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