Come annunciato a Valencia durante il recente raduno europeo dei giovani, a fine aprile il priore di Taizé, fratel Alois, e altri fratelli della comunità si recheranno in pellegrinaggio a Bucarest assieme a un gruppo di 150 ragazzi provenienti da tutta Europa e da altri continenti per celebrare il mistero pasquale nelle parrocchie ortodosse, incontrare i fedeli cristiani e pregare con loro.
Lo rende noto un comunicato diffuso sul sito di Taizé e ripreso da L’Osservatore Romano, che informa che la visita, in accordo con il patriarca di Romania, Daniel, si svolgerà dal 27 aprile al 1° maggio, domenica di Pasqua quest’anno secondo il calendario giuliano. I riti della Settimana santa (la grande e santa settimana come la chiamano gli ortodossi) saranno un’opportunità per scoprire la vitalità delle parrocchie ortodosse e per confrontarsi sulle sfide che queste comunità si trovano di fronte nella società contemporanea romena ed europea. “Sarà uno modo per arricchirci e sostenerci gli uni gli altri nel nostro desiderio di testimoniare il Vangelo», viene sottolineato nella nota.
Il viaggio a Bucarest è aperto a circa 150 giovani fra i 18 e i 35 anni che hanno già partecipato ad almeno un incontro a Taizé o a un raduno europeo. L’arrivo nella capitale romena è previsto mercoledì 27 aprile, la partenza fra la sera del 1° maggio e la mattina del 2. L’accoglienza e l’ospitalità avverranno presso delle famiglie, occasione anche per scoprire le tradizioni della cultura e della fede locali. I giovani parteciperanno ai riti della Settimana santa e di Pasqua in una delle tante parrocchie ortodosse della città, saranno presenti a seminari, incontri e momenti di preghiera con cattolici e protestanti.
Quella di Bucarest sarà una nuova tappa del “pellegrinaggio di fiducia sulla terra”, frutto del lungo rapporto che lega Taizé al patriarcato di Romania. Già negli anni ’60 del secolo scorso, rappresentanti ortodossi resero visita alla comunità della Borgogna, e negli anni ’70 e ’80 fratelli e giovani volontari effettuarono viaggi in Romania incontrando gruppi di cristiani, visitando i monasteri, prendendo contatto con i responsabili delle Chiese ortodosse e di altre confessioni.
Nel gennaio 1990, subito dopo la caduta del presidente Nicolae Ceauşescu e l’apertura delle frontiere, fratel Roger, il fondatore della comunità di Taizé, si recò a Bucarest per incontrare il patriarca Teoctist e i padri Constantin Galeriu e Dumitru Stăniloae, insigni teologi e simboli della luce del Vangelo durante il regime sovietico. Da allora, migliaia di giovani romeni hanno potuto ogni anno venire a Taizé durante i mesi estivi e partecipare agli incontri europei di fine anno. Fratel Alois, a sua volta, ha visitato la Romania a più riprese, calorosamente ricevuto dai responsabili ecclesiali e da tutti coloro che ha avuto modo di incontrare.
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Taizé: frére Alois e 150 giovani a Bucarest per la Pasqua ortodossa
Dal 27 aprile al 1° maggio, il pellegrinaggio del priore con i ragazzi provenienti da tutta Europa e dal mondo