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Maria, una sposa per Dio

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Gv 2,1-11

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Lettura
I capitoli 2-4 del Vangelo di Giovanni sono una specie di apocalisse nuziale di Gesù, cioè la sua grande manifestazione come Sposo dell’umanità redenta, in due grandi quadri: il banchetto nuziale a Cana e l’incontro con la Samaritana. Il racconto di Cana è perciò di tipo non biografico ma teologico.
Meditazione
In greco il Vangelo odierno si apre così: «Il terzo giorno vi fu una festa di nozze»: con questa indicazione cronologica, il Vangelo ci richiama i grandi eventi della storia sacra che si verificano proprio il terzo giorno. Pensiamo al sacrificio di Isacco (Gen 22,4), alla teofania del Sinai (Es 19,11.16) con la consegna delle “dieci Parole”, alla risurrezione di Gesù… Siamo dunque dinanzi alla celebrazione di un patto nuziale! «E c’era la madre di Gesù»: nel quarto Vangelo Maria non è chiamata mai con il suo nome, ma sempre la madre. E compare solo in questo racconto nuziale e sotto la croce (Gv 19,25-27). Venuto a mancare il vino dice la madre di Gesù rivolta proprio a lui: “Vino non hanno”: Maria pone l’accento sulle persone e non sulla situazione in sé, e non chiede il miracolo, ma si limita alla constatazione di un caso disperato che induce Gesù a prendere l’iniziativa del miracolo. Maria non chiede e non domanda niente a Gesù, esprime la sua preoccupazione nei riguardi di persone in difficoltà e non vede una via d’uscita. E Gesù prende l’iniziativa di una soluzione inattesa. E proprio perché Gesù lascia capire che certamente interverrà, la Madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà». A Cana, nozze e vino indicano i tempi messianici che si attuano ora nella persona di Gesù. In Lui si celebra il nuovo e definitivo patto nuziale fra Dio-Sposo in Gesù e l’umanità-sposa, simbolicamente rappresentata da Maria. A Cana, Maria si immedesima in quella situazione come fosse sua, perché si fa “uno” con quelle persone. E si mostra donna di coraggio: dalle parole di Gesù comprende che qualcosa succederà e allora si dà da fare. Maria ci aiuta a capire che anche nelle situazioni difficili c’è sempre qualcosa da fare… a cominciare dall’ascoltare (e dall’obbedire) con serietà la Parola del Signore! È il suo sguardo contemplativo, è la virtù dell’attenzione alle persone che lei in questo racconto ci consegna. Il racconto delle nozze di Cana assurge così a “prototipo”, a simbolo della nuova e definitiva alleanza fra Dio e il suo popolo in Cristo Gesù, fino all’Apocalisse, con il suo dialogo nuziale fra Gesù-Sposo e la Chiesa-Maria-Sposa.
Preghiera
Maria Santissima, Sposa di Dio e Madre della Chiesa, accendi nel mio cuore la speranza e la fiamma d’amore, perché di Gesù sia sempre testimone nella gioia della fedeltà e nella passione per l’unità.
Agire
Oggi mi impegnerò a coltivare la virtù dell’attenzione alle persone e ai loro inespressi bisogni.
Meditazione del giorno a cura di mons. Mario Russotto, vescovo di Caltanissetta, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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