La pace tra Washington e L’Avana e la ricezione delle istanze del Vaticano II. Sono questi i temi portanti del viaggio pastorale di papa Francesco a Cuba e negli Stati Uniti dello scorso settembre, secondo don Gilfredo Marengo.
Ordinario di antropologia teologica al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II, Marengo ha recentemente pubblicato Papa Francesco incontra il nuovo mondo, saggio in cui l’autore riflette sulla portata storica della più importante visita pastorale compiuta da Bergoglio durante l’anno passato.
Durante la presentazione del volume, avvenuta ieri presso la Sala Marconi della Radio Vaticana, monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati del Vaticano, sulla stessa onda di Marengo, ha affermato che “senza esagerare, si potrebbe dire che il Santo Padre incarna lo spirito del Concilio e lo applica in uno spirito evangelico alle persone che incontra. Una parola chiave del Concilio Vaticano II e dell’attuale pontificato è ‘dialogo’”.
Secondo il presule, nel saggio di don Marengo, si evidenzia come il viaggio del Papa a Cuba e negli Stati Uniti “abbia portato frutti sorprendenti”, a partire dalla “crescente riconciliazione tra i due Paesi è un segno visibile del successo del paziente dialogo che da nemici rende interlocutori e – a Dio piacendo – forse un giorno anche amici”.
Intervistato dalla Radio Vaticana, Marengo ha posto in evidenza come lo scorso settembre, il Papa abbia “attraversato tutti gli aspetti se vogliamo più affascinanti – e anche più drammatici – di quello che è stato chiamato il “’Secolo breve’”.
Inoltre, il Pontefice “si è misurato non soltanto con due realtà così significative nell’oggi, ma anche con tutto il portato di una storia recente di cui noi siamo figli ed eredi”.
L’autore conclude, rilevando come il Santo Padre, nel suo viaggio oltreoceano, abbia “indicato tutti i passi con cui il tema della pace e del rispetto dei diritti delle persone, che sono classici anche della cultura statunitense, sono stati sviluppati punto per punto”.
