Una visita improvvisa – come riporta il sito ufficiale del Giubileo che ha anticipato l’arrivo del Pontefice con un tweet – che ha colto tutti di sorpresa e ha fatto comprendere quanto importanti siano le parole del Papa contro la “cultura dello scarto” e il grande valore che le persone anziane e i nonni possiedono nella Chiesa e nella società.
Poco prima il Santo Padre si era recato nel centro di degenza “Casa Iride” dove sono ricoverati sei malati neurologici in stato vegetativo, alla periferia nord di Roma, precisamente a Monte Spaccato, uno dei quartieri più popolari della Capitale, accompagnato da mons. Rino Fisichella, un sacerdote e dalla scorta.
Nessuno si aspettava di questa arrivo. Naturalmente un intero quartiere è subito andato in fibrillazione quando la gente ha visto arrivare la Ford Focus papale. Il tam tam si è subito propagato e numerosa gente si è radunata all’esterno della struttura pubblica, la quale – spiega una nota vaticana – non è organizzata come un ospedale, ma come una casa famiglia dove i degenti possono essere assistititi continuamente dai familiari. Essa accoglie persone in stato vegetativo permanente a causa di un incidente o una grave malattia, e vi trovano ricovero anche romani poco abbienti che non possono permettersi le rette di cliniche private.