“La corrispondenza”: è ‘giallo-rosa’ il nuovo film di Tornatore

Da giovedì nelle sale una pellicola sentimentale piena di suspense, sulla scia de La migliore offerta

Share this Entry

Inizialmente si tratta di una storia d’amore come tante altre, tra una giovane studentessa universitaria, stuntman per passione e il suo professore di astrofisica, un luminare specializzato nello “studio delle stelle morte”, fino all’improvvisa e inspiegabile sparizione di lui. La particolarità è che, pur nell’assenza totale, l’uomo continuerà a restare in contatto con la sua amata, attraverso e-mail e messaggi multimediali. È questa la trama di La corrispondenza, il nuovo film di Giuseppe Tornatore, che sembrerebbe un giallo, ma in realtà è un film sentimentale, dai risvolti drammatici, analogamente  a La migliore offerta, ma privo dello stesso appeal e suspense.
Un’altra pellicola in inglese, ambientata tra l’Inghilterra ed Edimburgo, con mire sul mercato internazionale, pur con una produzione tutta italiana – Paco Cinematografica e Rai Cinema – e che sembra aver tratto ispirazione dalla filmografia hollywoodiana, da P.S. I Love You di Richard LaGravenese e più indietro nel tempo, dal cult Ghost di Jerry Zucker, l’antesignano del genere sentimentale-drammatico. Dal punto di vista formale, avrebbe giovato al film, comunque originale e ben diretto, accorciare la durata: 116 minuti, in questo caso, sono davvero troppi, col rischio di appesantire lo spettatore, che già dopo la prima mezz’ora risolve il mistero della sparizione. Gli altri, restanti 90 minuti non sono altro, che puro dramma sentimentale: pianti, dichiarazioni d’amore, dolore logorante. Un polpettone rosa, che rischia di scadere nel patetico e nel noioso.
Esigua è la parte di Jeremy Irons, la cui presenza è affidata più all’etere, a dispetto del ruolo da protagonista assoluta dell’ucraina Olga Kurylenko, che si cala perfettamente nel difficile ruolo di Amy Ryan. L’attrice dichiara alla stampa “di essersi isolata per due mesi ed essersi negata ogni felicità, per riuscire a essere così triste come richiedeva il copione”. Uno sforzo premiato dal risultato, la sexy bond girl, riuscirà a coinvolgere lo spettatore nella sua spirale di dolore. E aggiunge: “Non ho paura di soffrire per amore, meglio una storia drammatica, di tanti uomini che scappano”.  Impossibile, in effetti, darle torto: un’affermazione inimmaginabile per una bellissima come lei, che la umanizza e la rende più simpatiche alle altre donne. Consigliato, pertanto, a un pubblico di romantici, muniti di kleenex e pronti a versare qualche lacrima, in ricordo di un compianto amore.
***
La corrispondenza (116 )
scritto e diretto da Giuseppe Tornatore
Con Jeremy Irons e Olga Kurylenko
Distribuito da 01 Distribution.
Al cinema dal 14 gennaio
 
 

Share this Entry

Rita Ricci

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione