Migranti: ennesima strage nell'Egeo

Morte 21 persone, tra cui tre bambini, a causa del capovolgimento dell'imbarcazione. Il trattato di Schengen intanto rischia di saltare

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L'ennesimo tragico bollettino che giunge dal mar Egeo parla di almeno 21 migranti, tra i quali tre bambini, inghiottiti dalle onde del mare. L'imbarcazione che li stava conducendo verso l'Europa si è capovolta al largo delle coste greche ed è affondata. I corpi sono stati riportati indietro dalla corrente: la polizia ha reso noto che 11 sono stati trovati sulla spiaggia di un complesso residenziale nel distretto ai Ayvalik, nel nord-ovest della Turchia, a poche miglia nautiche dall'isola greca di Lesbo; altri dieci erano sulla costa del distretto di Dikili.

Secondo i media turchi, l'imbarcazione si è capovolta a causa delle pessime condizioni meteorologiche. Sono otto le persone tratte in salvo dalla Guardia costiera, che sta conducendo ancora operazioni di ricerca in mare, mentre la polizia sta perlustrando la costa. 700 i morti e i dispersi durante il 2015 durante la traversata del mar Egeo. Lo rende noto l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). Sempre nel 2015, aggiunge l'Oim, un milione di migranti è riuscito ad arrivare in Europa.

Proprio in queste ore appare sempre più precario il trattato di Schengen sulla libera circolazione nell'Ue. Svezia e Danimarca hanno ripristinato la frontiera, mentre l'Italia sta meditando di chiudere il confine con la Slovenia. Si tratterebbe – annuncia il Ministero dell'Interno – di “una misura straordinaria, ma che diventerà operativa qualora dovessero aumentare gli ingressi e soprattutto continuare a mancare quel clima di collaborazione che era stato invece promesso nel corso dell’estate”. Nel 2015 sono arrivate in Italia 53.842 persone, il 9% in meno del 2014 quando gli arrivi furono 170.100.

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ZENIT Staff

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