Open fire

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Ammesso e concesso

Miseria e misericordia sono la causa del tripudio eterno perché vivono eternamente abbracciate.

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Tu puoi avere pace solo nell’ipotesi che tu sia l’amato e che Dio, l’Amore, non possa non amarti, sempre, comunque.

Prova pensare all’ipotesi che questo amore sia immenso tanto da non poterti escludere in nessun modo, che la parte più amata di te sia proprio il tuo negativo.

Concediti di sognare l’ipotesi che la misericordia di Dio abbia bisogno dei tuoi peccati per proclamarsi tale, prova immergerti nell’ipotesi che non esista misericordia se non quella abbracciata alla miseria dell’uomo.

Che diresti al pensiero che il paradiso è sempre in festa perché sulla terra c’è sempre qualcuno che si lascia perdonare?

Dimmi quale sentimento il tuo cuore potrebbe fiottare, quale parola la tua bocca potrebbe cantare se non il grazie?

Mi accorgo per esperienza, oltre che per fede, che l’Amore di Dio non è un’ipotesi, non può essere un dubbio. Non è un’ipotesi perché sto respirando, non patisce dubbio perché sto esultando, è certezza perché sto ringraziando con la bocca e con il cuore.

Con tutto il Paradiso mi unisco alla festa senza fine perché eterna è la Sua misericordia. Allora la miseria e la misericordia sono la festa dell’Amore perché vivono l’una per l’altra.

Non arde fuoco senza carbone che brucia, né vive misericordia senza peccati da perdonare. Non esiste il pesce senza il mare, né è pensabile misericordia senza miseria, né miseria senza misericordia.

Miseria e misericordia sono la causa del tripudio eterno perché vivono eternamente abbracciate. Questo tsunami di Dio in te esonda solo per il prossimo: “Amatevi come e perché vi amo”.

Se l’inferno è il tuo no a questo amore, per te il paradiso è amare il fratello.

Ciao da p. Andrea

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Andrea Panont

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