Il Meeting di Rimini, un "miracolo" che si ripete da trent'anni

Comunicato conclusivo del XXX Meeting

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RIMINI, domenica, 30 agosto 209 (ZENIT.org).- Il Meeting per l’amicizia fra i popoli di Rimini “è un autentico ‘miracolo’ che si ripete da trent’anni e che – a detta di tanti – è impossibile trovare altrove, frutto di un’educazione a vivere la gratuità come dimensione di ogni rapporto”.

Lo si legge nel comunicato stampa conclusivo della 30ma edizione dell’evento, svoltosi dal 23 al 29 agosto sul tema “La conoscenza è sempre un avvenimento”.

Il XXX Meeting, spiega il testo, “si è svolto nel segno della sfida contenuta nel messaggio di Benedetto XVI: ‘non il distacco e l’assenza di coinvolgimento sono l’ideale da rincorrere, peraltro invano, nella ricerca di una conoscenza ‘obiettiva’, bensì un coinvolgimento adeguato con l’oggetto'”.

4.000 volontari hanno pagato vitto e alloggio per poter lavorare al Meeting, “segno di un desiderio di fare un’esperienza, cioè di vivere ciò che fa crescere, e di condividerla con chiunque”.

Le presenze hanno sfiorato quota 800.000, con un numero che cresce ogni anno di persone che arrivano dall’estero.

Nelle giornate del Meeting si sono alternati quasi 300 relatori, che “hanno contribuito al realizzarsi di una conoscenza nuova della realtà e in alcuni momenti sono arrivati fino a comunicare il significato ultimo delle cose”.

“Per sette giorni le persone hanno potuto vedere che il percorso della conoscenza non è ridestato da discorsi o spiegazioni astratte, ma dall’incontro con persone che conoscono il reale in un modo nuovo e attraente, perché carico di una promessa di verità e di bene”.

Il Meeting di quest’anno, ricorda il comunicato, si è aperto “con un evento internazionale eccezionale”, favorito dal Ministro degli Esteri Frattini: “l’incontro di quattro leader di altrettanti Paesi africani, che hanno dialogato di pace e sviluppo”.

“Assolutamente imprevista” è stata poi la testimonianza umana e politica dell’ex premier britannico Tony Blair, “che è arrivata fino alla confessione pubblica delle ragioni della sua conversione al cattolicesimo: la scoperta del carattere universale della Chiesa”.

Tra coloro che hanno “accettato di confrontarsi coi temi reali della vita di un popolo, dall’educazione al lavoro, dall’economia alla giustizia” figurano anche responsabili delle istituzioni, del Governo italiano e dell’opposizione, come Renato Schifani, Mario Draghi, Giulio Tremonti, di Angelino Alfano, Maurizio Sacconi, Claudio Scajola, Mara Carfagna, Mariastella Gelmini, Roberto Calderoli, Luca Zaia, Pierluigi Bersani ed Enrico Letta, affiancati da esponenti dell’economia e della finanza come Corrado Passera, James Murdoch, Fabio Conti e Raffaele Bonanni.

“Fedele alla sua tradizione, il Meeting ha proposto momenti di ecumenismo reale con esponenti delle tradizioni ebraica, ortodossa e musulmana, animati da una sincera volontà di dialogo in vista di una convivenza pacifica nella verità e nella diversità”.

Particolarmente apprezzati sono stati l’intervento del Cardinale Antonio María Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid, sul contributo della Chiesa alla vita sociale e quello del Cardinale Carlo Caffarra, Arcivescovo di Bologna, sulla ragionevolezza della fede.

Il comunicato finale dell’incontro cita quindi una frase tratta dall’ultimo libro di don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, movimento che promuove il Meeting di Rimini. Nel testo, intitolato “Qui e ora”, si legge che “l’uomo che agisca con un minimo di autocoscienza agisce avendo un motivo ultimo”.

Per questo, conclude il comunicato, il titolo del Meeting 2010, che si svolgerà a Rimini dal 22 al 28 agosto, è “Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuore”.

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ZENIT Staff

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