Possibile nuovo santo salesiano

Padre René-Marie Picron, missionario in Africa

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BUTARE, giovedì, 27 agosto 2009 (ZENIT.org).- Padre René-Marie Picron (Bruxelles, 1906 – Butare, 1991) potrebbe essere il prossimo salesiano proposto come Servo di Dio. Secondo il Postulatore generale della Congregazione, è questa la persona che nell’Africa salesiana gode oggi della più grande fama di santità.

Il Postulatore, don Enrico dal Covolo – fa sapere l’agenzia salesiana ANS – ha trascorso due mesi nell’Africa sub-sahariana, visitando le circoscrizioni salesiane del Congo (Lubumbashi), dell’Angola, del Sud Africa, del Kenya, della Tanzania, del Rwanda e dell’Uganda.

In questo tempo ha predicato quattro corsi di esercizi spirituali ai confratelli e alle figlie di Maria Ausiliatrice, e ha tenuto numerose conferenze e vari incontri, soprattutto nelle case di formazione.

Ha potuto così illustrare ampiamente il tema della santità salesiana, incoraggiando su questo cammino di perfezione molte persone.

Una serie di circostanze provvidenziali rende oggi più che mai attuale questo appello alla santità salesiana in Africa: la seconda Assemblea straordinaria del Sinodo dei Vescovi per la Chiesa in Africa (ottobre 2009); il 150° anniversario della fondazione della Congregazione e l’anno speciale dedicato alla memoria di don Rua; i fervidi preparativi per il secondo centenario della nascita di don Bosco, con il pellegrinaggio delle reliquie del santo; e infine il prossimo centenario della presenza salesiana in Africa (2011).

Il padre Picron fu soprattutto un grande missionario. Dopo aver frequentato gli studi nelle scuole salesiane di Ixelles e di Liegi, entrò nella Congregazione salesiana ed emise i primi voti il 29 agosto 1924. Nel 1933 fu ordinato sacerdote nello scolasticato di Grand-Halleux, sempre in Belgio. Subito dopo partì per il Congo.

Fu parroco a Kafubu, a pochi chilometri da Lubumbashi. Fu Superiore delegato del Congo, e poi ispettore del Belgio tra il 1952 e il 1959, quando Belgio Nord, Belgio Sud, Congo, Rwanda e Burundi formavano un’unica ispettoria salesiana.

Fu proprio il padre Picron a promuovere con energia l’ “indipendenza religiosa” del Congo. Così, quando nel 1959 fu creata la provincia dell’Africa Centrale, egli si mise a disposizione di questa ispettoria.

Per più di dieci anni fu direttore, maestro dei novizi, insegnante, confessore, direttore spirituale, delegato ispettoriale degli ex-allievi, maestro di musica e animatore di numerose attività missionarie.

Quando, a partire dal 1972, la salute cominciò a declinare, si ritirò nella casa di formazione di Butare, in Rwanda, dove continuò fino alla morte la sua preziosa attività di confessore e di direttore spirituale.
La sua salma riposa nel giardino del noviziato di Butare.

Non sono solo i confratelli a considerare santo il padre Picron. Molte altre persone, e soprattutto le suore Bernardine, che lo conobbero più da vicino, sono pronte a testimoniare sulla sua santità.

Spetta ora al Provinciale del luogo, don Gabrile Ngendakuriyo, svolgere le indagini preliminari e, se queste saranno convincenti, presentare al Rettor Maggiore la domanda ufficiale di introduzione della causa di beatificazione e canonizzazione.

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ZENIT Staff

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