BOGOTÁ, mercoledì, 26 agosto 2009 (ZENIT.org).- Il Cardinale Darío Castrillón Hoyos ha confermato di aver avuto contatti di mediazione per la pace tra esponenti della guerriglia della Colombia e il Governo del Paese.
Il prefetto emerito della Congregazione vaticana per il Clero e presidente emerito della Pontificia Commissione “Ecclesia Dei” ha segnalato di aver avuto contatti telefonici con Guillermo Sáenz, alias “Alfonso Cano”, massimo comandante delle Forze Armate Rivoluzionarie di Colombia (FARC) .
“Sì, ho avuto conversazioni telefoniche con Alfonso Cano e con un altro (ribelle) delle FARC”, ha rivelato Castrillón ai giornalisti dopo aver incontrato il Presidente colombiano Álvaro Uribe il 12 agosto.
Il Cardinale colombiano ha rivelato che uno dei contatti con il leader del gruppo guerrigliero ha avuto luogo il 29 aprile, alcuni giorni prima della visita a Roma del Presidente Uribe.
Uribe ha affermato nell’aprile scorso che gli unici autorizzati a stabilire contatti con le FARC per mediare il rilascio degli ostaggi nelle mani della guerriglia erano la Chiesa cattolica e la Croce Rossa Internazionale. Di recente ha delegato questo incarico anche alla senatrice Piedad Córdoba.
“Alfonso Cano” ha dichiarato il 13 agosto per posta elettronica alla rivista “Semana” la sua intenzione di “cercare soluzioni politiche al conflitto, indipendentemente da chi occupi la Presidenza”.
Successore alla guida delle FARC del defunto Manuel Marulanda, Cano sostiene che “una soluzione civile non può dipendere da una persona, per quanto potente possa essere”, e ha dichiarato che al momento non si prevede di deporre le armi.
Nell’incontro tra Uribe e il Cardinale Castrillón, secondo fonti della Presidenza, sono stati trattati temi relativi alla pace, al conflitto interno e alla sicurezza.