Convenzione dell’Università Pontificia Salesiana con tre Università cinesi

ROMA, giovedì, 26 luglio 2007 (ZENIT.org).- Una delegazione dell’Università Pontificia Salesiana di Roma ha visitato dal 2 al 9 luglio le corrispettive facoltà delle Università Fudan di Shanghai, Zhejiang di Hangzhou e Beijing Foreign Studies University, e ha stilato con loro diversi accordi accademici.

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La delegazione era composta dal Rettore, il prof. don Mario Toso, dai Decani delle Facoltà di Filosofia, Scienze dell’Educazione e Lettere Classiche – rispettivamente i prof. don Mauro Mantovani e don Mario Maritano, il sig. Natale Zanni – e dal prof. don Gianfranco Coffele, direttore dell’Ufficio Sviluppo e Pubbliche Relazioni.

Secondo quanto reso noto dall’Agenzia Info Salesiana, gli accordi sono stati resi possibili grazie al lavoro pionieristico condotto dal prof. don Roberto Giannatelli, che dal 2002 aveva favorito la presenza di alcuni studenti di suddette Università presso l’UPS, e alla lungimiranza e generosità del prof. Carlo Socol, da 43 anni attivo a Hong Kong e ideatore della “Seeco Sino-European Exchange Student Scholarship”, promossa dalla Seeco Human Resources Limited di Hong Kong.

Un primo accordo fra la Seeco e l’UPS era stato firmato il 20 giugno alla presenza del Gran Cancelliere dell’UPS e Rettor Maggiore dei Salesiani, don Pascual Chávez, il quale ha caldeggiato questa iniziativa e ne ha affidata l’esecuzione all’UPS.

Gli accordi prevedono l’intercambio di studenti e professori delle varie facoltà firmatarie. Gli studenti cinesi sono scelti fra coloro che stanno per iniziare o hanno avviato il dottorato di ricerca nelle loro facoltà e che meglio rispondono ai criteri di scelta, tempestivamente pubblicati in Cina.

I corsi che frequenteranno all’UPS sotto la guida di un tutore sono riconosciuti dalle facoltà di provenienza. Sono previste anche borse di studio, sei per quest’anno e dieci nei prossimi al fine di consentire uno scambio culturale tra l’Italia e la Cina.

L’accordo prevede anche lo scambio e la collaborazione di professori, sia a livello d’insegnamento che di progetti di ricerca e convegni da organizzare di comune intesa, in un futuro prossimo. Si prevede inoltre lo scambio di giovani docenti, perché l’esperienza da loro vissuta favorirà, durante il loro servizio accademico, il dialogo fra le due culture.

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ZENIT Staff

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