volontari Archives - ZENIT - Italiano https://it.zenit.org/tag/volontari/ Il mondo visto da Roma Mon, 28 Jan 2019 14:23:48 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.1 https://it.zenit.org/wp-content/uploads/sites/2/2020/07/02e50587-cropped-9c512312-favicon_1.png volontari Archives - ZENIT - Italiano https://it.zenit.org/tag/volontari/ 32 32 "Avete fatto un’esperienza di fede più viva, più reale" https://it.zenit.org/2019/01/28/avete-fatto-unesperienza-di-fede-piu-viva-piu-reale/ Mon, 28 Jan 2019 14:23:48 +0000 https://it.zenit.org/?p=114894 Incontro con i Volontari della GMG Stadio Rommel Fernandez - Discorso del Santo Padre

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Cari volontari,
Prima di terminare questa Giornata Mondiale della Gioventù, ho voluto incontrarmi con tutti voi per ringraziare ciascuno del servizio che avete compiuto in questi giorni e durante gli ultimi mesi che hanno preceduto la Giornata.
Grazie a Bartosz, Stella Maris del Carmen e Maria Margarida per aver condiviso le loro esperienze in prima persona. Com’è importante ascoltarvi e renderci conto della comunione che si crea quando ci uniamo per servire gli altri!
Sperimentiamo come la fede acquista un sapore e una forza completamente nuovi: diventa più viva, dinamica e reale. Si sperimenta una gioia diversa per aver avuto l’opportunità di lavorare fianco a fianco con gli altri per raggiungere un sogno comune. So che tutti voi avete sperimentato questo. Voi ora sapete come batte il cuore quando si vive una missione, e non perché qualcuno ve l’ha raccontato, ma perché l’avete vissuto. Avete toccato con mano che «nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici» (Gv 15,13).
E avete dovuto anche vivere momenti duri che vi hanno richiesto diversi sacrifici. Come ci dicevi, Bartosz, uno sperimenta anche le proprie debolezze. Il bello è che queste debolezze non ti hanno fermato nel tuo impegno e nemmeno sono diventate la cosa centrale e più importante. Le hai sperimentate nel servizio, sì; cercando di capire e di servire gli altri volontari e i pellegrini, certo; però hai avuto il coraggio di non farti frenare da questo, di non farti paralizzare, e sei andato avanti.
Così è la bellezza di saperci inviati, la gioia di sapere che al di sopra di tutti gli inconvenienti abbiamo una missione da portare avanti. Non lasciare che i limiti, le debolezze e nemmeno i peccati ci frenino e ci impediscano di vivere la missione, perché Dio ci chiama a fare quello che possiamo e a chiedere quello che non possiamo, sapendo che il suo amore ci prende e ci trasforma in maniera graduale (cfr Esort. ap. Gaudete et exsultate, 49-50). Hai messo il servizio e la missione al primo posto, e il resto vedrai che verrà in aggiunta.
Grazie a tutti, perché in questi giorni siete stati attenti e disponibili fino ai più piccoli, quotidiani e apparentemente insignificanti dettagli, come offrire un bicchier d’acqua, e – contemporaneamente – avete seguito le cose più grandi che richiedevano molta pianificazione. Avete preparato ogni particolare con gioia, creatività e impegno, e con molta preghiera. Perché le cose pregate si sentono in profondità. La preghiera dà spessore e vitalità a tutto quello che facciamo. Pregando scopriamo di far parte di una famiglia più grande di quanto possiamo vedere e immaginare. Pregando “apriamo il gioco” alla Chiesa che ci sostiene e ci accompagna dal cielo, ai santi e alle sante che ci hanno segnato il cammino, ma soprattutto “apriamo il gioco” a Dio.
Avete voluto dedicare il vostro tempo, le energie, le risorse a sognare e costruire questo incontro. Avreste perfettamente potuto scegliere altre cose, ma avete voluto impegnarvi. Dare il meglio di voi per rendere possibile il miracolo della moltiplicazione non solo dei pani ma della speranza. Qui, ancora una volta, dimostrate che è possibile rinunciare ai propri interessi a favore degli altri. Come hai fatto anche tu, Stella Maris, che avevi raccolto centesimo su centesimo per poter partecipare alla GMG a Cracovia, ma hai rinunciato per poter garantire l’aiuto dei tuoi tre nonni. Hai rinunciato a partecipare a qualcosa che ti piaceva e che avevi sognato per poter aiutare e sostenere la tua famiglia, per onorare le tue radici; e il Signore, senza che te lo aspettassi né lo pensassi, ti stava preparando il regalo che la GMG sarebbe venuta nella tua terra. Come Stella Maris, anche molti di voi hanno fatto rinunce di ogni tipo. Avete dovuto accantonare sogni per prendervi cura della vostra terra, delle vostre radici. Questo il Signore lo benedice sempre, e non si lascia vincere in generosità.
Ogni volta che rinviamo qualcosa che ci piace per il bene degli altri e specialmente dei più fragili, o delle nostre radici come sono i nostri nonni e anziani, il Signore ce lo restituisce al cento per uno. Perché nella generosità nessuno può vincerlo, nell’amore nessuno può superarlo. Amici, date e vi sarà dato, e sperimenterete come il Signore vi verserà in grembo «una misura buona, pigiata, colma e traboccante» (Lc 6,38). Avete fatto un’esperienza di fede più viva, più reale; avete vissuto la forza che nasce dalla preghiera e la novità di una gioia diversa frutto del lavoro fianco a fianco anche con persone che non conoscevate. Adesso viene il momento dell’invio: andate e raccontate, andate e testimoniate, andate e trasmettete quello che avete visto e udito. Tutto questo, cari amici, fatelo conoscere. Non con tante parole ma, come avete fatto qui, con gesti semplici e quotidiani, quelli che trasformano e fanno nuove tutte le ore. Chiediamo al Signore la sua benedizione. Che benedica le vostre famiglie e comunità e tutte le persone con cui vi troverete e vi incontrerete nel prossimo futuro. Mettiamoci anche sotto il manto della Vergine Santa. Che lei vi accompagni sempre. E come vi dissi a Cracovia, non so se ci sarò alla prossima GMG, ma Pietro sicuramente ci sarà e vi confermerà nella fede. Andate avanti, con forza e coraggio e, per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Grazie!

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Raccolta Alimentare per i poveri https://it.zenit.org/2017/11/23/raccolta-alimentare-per-i-poveri/ Thu, 23 Nov 2017 10:42:06 +0000 https://it.zenit.org/?p=108231 Il 25 novembre 2017 145.000 volontari del Banco Alimentare davanti ai supermercati

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Durante l’udienza generale del 22 novembre 2017 Papa Francesco ha salutato i volontari del Banco Alimentare auspicando “ogni bene per la Colletta Alimentare che avrà luogo sabato prossimo in operosa continuità con la Giornata mondiale dei poveri che abbiamo celebrato domenica scorsa”.
Il 25 novembre i volontari del Banco Alimentare saranno operativi davanti a circa 13.000 supermercati invitando i clienti a donare alimenti a lunga conservazione. In Italia la situazione è molto seria; 4.742.000 persone, di cui 1.292.000 minorenni, soffrono di povertà alimentare.
Gli alimentari raccolti verranno distribuiti a 8.035 strutture caritative. L’impegno del Banco Alimentare è impressionante. Mentre nel 1996 erano coinvolti 14.800 volontari, quest’anno, alla 21esima edizione, parteciperanno oltre 145.000 volontari. Nel 2017 il Banco Alimentare ha già distribuito 66 tonnellate di alimenti alle persone bisognose.

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Vaticano: in arrivo un’icona mariana da Gela https://it.zenit.org/2017/01/30/vaticano-in-arrivo-unicona-mariana-da-gela/ Mon, 30 Jan 2017 13:53:56 +0000 https://it.zenit.org/?p=98245 Papa Francesco celebrerà la festa della Presentazione del Signore alla presenza dell’immagine voluta dai poveri e dai volontari della Piccola Casa della Misericordia

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L’icona della Vergine Maria Madre della Misericordia (voluta dai poveri e dai volontari della Piccola Casa della Misericordia di Gela, come omaggio alla Vergine Maria per il dono dell’Anno Giubilare della Misericordia), verrà incoronata ed esposta alla pubblica venerazione nella Basilica di San Pietro in Vaticano.
L’icona rappresenta la Vergine Maria che mostra Gesù, Misericordia del Padre e il grembiule, segno identificativo del servizio di Cristo e di misericordia verso il prossimo. Dal 13 novembre 2016, giorno conclusivo del Giubileo della Misericordia a livello diocesano, l’icona è venerata sull’altare principale della Chiesa di Sant’Agostino in Gela, Centro di Spiritualità nazionale della Misericordia e mensa e dormitorio dei poveri.
Un centinaio di gelesi, guidati dal Vicario generale della Diocesi di Piazza Armerina, don Antonino Rivoli e dall’iniziatore del Centro, don Pasqualino Di Dio, insieme ad alcuni poveri e volontari della Piccola Casa, raggiungeranno la capitale il 1° febbraio per partecipare all’udienza del Santo Padre Francesco e alla Celebrazione Eucaristica nella Basilica Vaticana dove si terrà il rito dell’incoronazione della Sacra Icona, presieduta dal cardinale Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per lo Stato della Città del Vaticano e Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano.
Il 2 febbraio, festa della Presentazione del Signore, Papa Francesco presiederà la solenne Celebrazione Eucaristica alla presenza della Sacra Icona. «Siamo onorati – ha affermato don Pasqualino, direttore del Centro di Spiritualità – che l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Santo Padre abbia scelto, in occasione della Giornata Mondiale dei Religiosi, la nostra Sacra Icona che sarà esposta nella Cappella Papale. Ancora una volta Maria diventa per la nostra Città fonte di consolazione e di sicura speranza; Maria è la misericordiosa, così come ci fa pregare l’antica antifona del Salve Regina; Lei ha ricevuto la Misericordia fatta carne e si è lasciata condurre da Lui a servire l’anziana e stanca cugina Elisabetta, che di certo mai ha ricambiato il gesto di carità e i tre mesi di permanenza di Maria nella casa di Zaccaria. Maria ci insegna come la carità deve essere silenziosa, discreta, disinteressata, senza aspettarsi nulla in cambio».
«Desideriamo compiere questo pellegrinaggio, poveri con i poveri, guidati da Maria e Pietro per ringraziare il Signore per i doni della Sua misericordia e per affidare ancora una volta al Signore la nostra città – prosegue don Pasqualino -. Anche se tanti sono i motivi per scoraggiarci, non vogliamo perdere la fiducia e la speranza che la nostra amata città risorgerà. Tante volte abbiamo sperimentato, presso la Piccola Casa, che vive solo di Provvidenza, come i gelesi sanno essere generosi e sanno stringersi uno con l’altro per aiutare i più deboli».
La celebrazione del 2 febbraio sarà trasmessa in diretta da TV2000, a partire dalle ore 17.20. Domenica 5 febbraio, alle ore 17:30, la Sacra Icona arriverà a Gela e verrà accolta nella Chiesa di San Francesco di Paola. Seguirà una breve processione e la celebrazione eucaristica di ringraziamento presieduta da mons. Rosario Gisana, nella Chiesa di Sant’Agostino, dove l’icona sarà ricollocata.

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Catania: la festa dei “clown dottori” https://it.zenit.org/2017/01/09/catania-la-festa-dei-clown-dottori/ Mon, 09 Jan 2017 07:25:32 +0000 https://it.zenit.org/?p=96837 In occasione dell’Epifania, un gruppo di volontari, in sinergia con l’Unitalsi, ha allietato tanti piccoli malati

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Colori, allegria e tanta magia per un’Epifania che ha visto volontari, disabili e malati in pellegrinaggio presso i luoghi mariani (Unitalsi), mentre i volontari della Clowntherapy (gruppo Axada Catania) si sono incontrati presso i locali della terrazza Ulisse della città etnea, celebrando un sodalizio che ha tutto il sapore dell’allegria, del servizio e dell’amore.
Così Toti Privitera, uno dei più noti barellieri Unitalsi del Sud Italia (da anni effettua il suo servizio di volontariato con i bambini disabili della Campania), nel suo primo anno di Clowntherapy presso l’Axada di Catania, ha avuto la brillante idea di realizzare una giornata da clown coinvolgendo ragazzi, bambini e piccoli malati del catanese.
I clown dell’Axada hanno accolto a piene mani il gioioso invito, mentre Melissa Gullotta, studentessa di medicina e responsabile della Clowntherapy Axada Catania, ha messo a disposizione tutti i clown per animare la giornata.
Un momento molto emozionante sia per i clown che per gli stessi genitori e ragazzi, impegnati in ben due associazioni di volontariato assai importanti sul proprio territorio.
Così, in piazza dell’Università a Catania si è assistito ad un vero e proprio evento benefico che, come ha ricordato Toti Privitera, è stato “il primo evento che miToti Privitera e i bambini dell'Unitalsi Catania vede nelle vesti di nuovo responsabile bambini Unitalsi Catania. Ho cercato di coinvolgere più bambini possibile e tanti giovani, dal gruppo Clown Axada, di cui faccio parte, al gruppo giovani dell’InterAct Catania Ovest e tutti i volontari Unitalsi di Catania. Lo scopo – spiega Privitera – era di fare trascorrere a tanti bambini, disabili e non, momenti di gioco e di divertimento in occasione dell’Epifania”.
I clown intervenuti sono stati dieci e, tutti insieme, si sono cimentati in giochi e creazioni di palloncini per i più piccoli, poi con musica e ‘trenini’, che hanno coinvolto anche i genitori.
“Poi è entrato in azione il gruppo InterAct Catania, con una bellissima caccia al tesoro con tanti premi, reclutati da noi volontari, e una pioggia di caramelle come premio finale – ha proseguito Privitera -. Dopo c’è stato lo spuntino per i bambini, con dolci preparati dalle volontarie e dalle mamme, per poi riprendere a ballare e finire la serata con gioia. Quest’anno ricoprire un doppio incarico (Unitalsi e Axada), mi sta portando ad aprire ancora di più il cuore verso i più piccoli, non più solamente con i pellegrinaggi dei bambini dell’Unitalsi, ma anche nei reparti, dove mi trovo direttamente di fronte di queste piccole creature e dei loro genitori”.
L’evento dell’Epifania, racconta ancora Privitera, non rimarrà un episodio isolato, in quanto il responsabile Unitalsi bambini di Catania sta cercando di dar vita ad un “grande gruppo per giovani e bambini che faccia da traino a tutte le altre sottosezioni della Sicilia, per portare i nostri bambini a Lourdes, a bordo di un treno bianco pieno di colori”.
Altro desiderio di Toti Privitera è quello di creare un’équipe di giovani su cui puntare per organizzare tanti eventi, per portare fuori dalle loro case i ragazzi con disabilità e lasciare che i genitori possano per un attimo pensare a loro, sapendo che i loro figli sono in ottime mani.
“Ringrazio tutte le associazioni che ci hanno aiutato: Unitalsi Interact e Axada Catania, tutti i ragazzi volontari della Clowntherapy Axada Catania per il loro servizio la loro disponibilità e la loro gentilezza”, conclude poi Privitera.

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La Chiesa di Milano cerca 3mila volontari per la visita del Papa https://it.zenit.org/2017/01/04/la-chiesa-di-milano-cerca-3mila-volontari-per-la-visita-del-papa/ Wed, 04 Jan 2017 16:20:24 +0000 https://it.zenit.org/?p=96477 Il "reclutamento" per l'evento del 25 marzo affidato a parrocchie e decanati

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La Diocesi di Milano, che si sta occupando della realizzazione della visita di Papa Francesco a Milano e nelle terre lombarde, sta cercando 3000 volontari per la giornata del 25 marzo 2017. Con lo slogan “L’accoglienza nelle tue mani”, sono già stati diffusi i volantini per il reclutamento di tutti coloro che si vorranno candidare per aiutare gli organizzatori nella buona uscita dell’evento.
Per proporsi come volontari, è necessario essere nella fascia di età compresa tra i 18 e i 70 anni ed essere disponibili nella giornata del 25 marzo 2017. Bisogna poi rivolgersi alla propria parrocchia; se in parrocchia è già attivo un gruppo di volontari per la visita del Santo Padre, si può entrare a farne parte. Qualora questo gruppo non esistesse, ci si può rivolgere al responsabile decanale dei volontari che valuterà se far entrare il volontario nel gruppo decanale oppure entrare nel gruppo volontari per la visita del Papa presente in una parrocchia limitrofa.
I compiti dei volontari sono di vario tipo: sarà chiesto di occuparsi dell’accoglienza delle persone, dell’animazione lungo i percorsi, del servizio d’ordine, di favorire l’accesso ai luoghi della visita del Papa. I luoghi nei quali saranno impiegati sono quelli in cui è prevista la presenza del Santo Padre il 25 marzo 2017: percorsi papali (dall’aeroporto di Linate alla periferia della città, per poi transitare verso il centro di Milano), piazza Duomo per l’Angelus, il Parco di Monza in occasione della Santa Messa, lo Stadio Meazza San Siro per l’incontro di papa Francesco con i Cresimandi e i Cresimati.
La formazione dei volontari avverrà online e con sopralluoghi nei giorni precedenti la Visita pastorale del 25 marzo. Saranno organizzati alcuni incontri formativi nelle parrocchie, le cui date saranno comunicate a breve. Per favorire la partecipazione di tutti le riunioni con i volontari si terranno prevalentemente la sera e nel fine settimana.

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Unitalsi: torna il presepe vivente davanti al Campidoglio https://it.zenit.org/2017/01/04/unitalsi-torna-il-presepe-vivente-davanti-al-campidoglio/ Wed, 04 Jan 2017 08:20:34 +0000 https://it.zenit.org/?p=96465 Per il quinto anno consecutivo, in occasione dell’Epifania, l’iniziativa promossa e allestita dai volontari

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Venerdì 6 gennaio 2017 a partire dalle ore 17.15 la sottosezione di Roma dell’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) riproporrà per il quinto anno consecutivo il Presepe Vivente a piazza del Campidoglio, realizzato in collaborazione con Roma Capitale e la basilica di Santa Maria in Ara Coeli, al quale prenderanno parte oltre 150 figuranti, fra cui anche persone disabili.
Le scenografie e i costumi, interamente realizzate dai volontari Unitalsi, riporteranno in vita la Palestina di 2000 anni fa e anche i mestieri che venivano abitualmente svolti all’epoca: dal fabbro, al fornaio, allo stalliere sino a tutte le attività artigianali protagoniste della vita di allora. La Madonna, sarà interpretata da una ragazza madre africana, residente nella casa famiglia di accoglienza “Iniziativa Amica”.
La rappresentazione della nascita di Gesù sarà preceduta dalla storica processione sulla piazza del Campidoglio del bambinello dell’Ara Coeli, tradizione ormai secolare che si concluderà con la benedizione della città.
“Per il quinto anno – dichiara Emanuele Trancalini, presidente dell’Unitalsi di Roma – rinnoviamo questo appuntamento per l’Epifania. Vogliamo donare, nel giorno in cui si concludono le festività natalizie, alla nostra città un ultimo momento per stringerci tutti insieme in preghiera. Come ogni anno, insieme ai nostri volontari parteciperanno come figuranti al presepe vivente anche alcune persone disabili, e quest’anno abbiamo scelto di far interpretare il ruolo della Madonna e di Gesù Bambino a una ragazza madre proveniente dall’Africa e sua figlia, per condividere un messaggio di solidarietà e accoglienza”.
 

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Giornata mondiale disabili. Mons. Fisichella incontra i volontari Unitalsi https://it.zenit.org/2016/12/02/giornata-mondiale-disabili-mons-fisichella-incontra-i-volontari-unitalsi/ Fri, 02 Dec 2016 14:00:44 +0000 https://it.zenit.org/?p=94079 Un'occasione per ringraziare del servizio svolto durante il Giubileo per accogliere i pellegrini malati, disabili ed anziani. Lo stesso lavoro proseguirà in ogni evento pontificio

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In occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità che si celebra domani 3 dicembre, mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, e Antonio Diella, presidente nazionale dell’Unitalsi, incontreranno alle 10.30, presso l’ex press-office del Giubileo, una rappresentanza di oltre 130 volontari unitalsiani che hanno prestato servizio durante il Giubileo della Misericordia per accogliere i pellegrini malati, disabili ed anziani che sono arrivati a Roma per l’Anno Santo straordinario. Un servizio di sostegno ed accoglienza che proseguirà in occasione di ogni evento pontificio.
Saranno presenti il viceprefetto Giuliana Cruciani; Ferdinando Santoriello, coordinatore segreteria tecnica per il Giubileo e Alessandro Pinna, responsabile Giubileo per l’Unitalsi. Coordina l’incontro Orazio La Rocca, vaticanista de La Repubblica.
In occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia, grazie all’attività di oltre 600 volontari dell’Unitalsi arrivati da tutte le regioni italiane, sono stati assistiti e accolti oltre 50 mila pellegrini disabili e malati, sono state consegnate 4200carrozzine e sono stati effettuati oltre 450 trasporti speciali effettuati con 6 mezzi dell’Associazione.
“Un giornata speciale quella di domani – spiega il presidente Diella – perché potremo incontrare i tanti soci della nostra Associazione che hanno lavorato con grande dedizione e nell’anonimato per accogliere migliaia di pellegrini disabili e malati. Sarà anche l’occasione per ribadire che la nostra Associazione è in prima fila per garantire i diritti fondamentali soprattutto alle persone con disabilità che vivono ancora in condizioni di vita inaccettabili”.
“Siamo convinti – aggiunge – che il sostegno e la vicinanza alle persone disabili debbano essere due costanti fondamentali per 365 giorni all’anno. Proprio per questo noi proseguiremo l’attività di accoglienza per tutti i pellegrini malati e anziani che arriveranno a Roma per partecipare agli eventi pontifici”.
“Non vogliamo e non dobbiamo, però, fermarci a questa iniziativa”, conclude Diella. “Crediamo che lo spirito del Giubileo della Misericordia debba essere esportato nelle nostre città, nei nostri quartieri e nelle nostre case per essere pronti ogni giorno ad aiutare e a fare sentire meno sole tante persone che devono convivere con un handicap”.

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Giubileo: "Un'intuizione divenuta realtà. Grazie a chi l'ha reso possibile" https://it.zenit.org/2016/11/28/giubileo-unintuizione-divenuta-realta-grazie-a-chi-lha-reso-possibile/ Mon, 28 Nov 2016 17:00:08 +0000 https://it.zenit.org/?p=93647 Francesco riceve in udienza organizzatori e collaboratori dell'Anno Santo

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“Un Anno denso, pieno di iniziative in tutta la Chiesa, dove si è potuto vedere e toccare con mano i frutti della misericordia di Dio”: è stato questo il Giubileo straordinario della Misericordia per Papa Francesco. “La mia era stata una semplice intuizione”, ha confidato il Pontefice agli organizzatori e collaboratori dell’Anno Santo ricevuti oggi in udienza, “non avrei mai pensato, invece, che il Signore lo facesse diventare una realtà e che, soprattutto, si potesse celebrare con tanta fede e gioia nelle comunità cristiane sparse per il mondo”.
“La Porta della misericordia aperta in tutte le cattedrali e nei santuari ha consentito che i fedeli non trovassero alcun ostacolo per sperimentare l’amore di Dio. È successo qualcosa di veramente straordinario che ora richiede di inserirsi nella vita di ogni giorno per fare diventare la misericordia un impegno e uno stile di vita permanente per i credenti”, ha detto il Papa.
Ha quindi espresso la sua personale gratitudine a chi ha reso possibile che “questo evento di grazia si celebrasse in maniera sicura, con grande afflusso di pellegrini e in modo da far emergere il profondo valore spirituale che il Giubileo rappresenta”. Il pensiero grato è andato, anzitutto, al ministro dell’Interno della Repubblica d’Italia, “che in quanto responsabile della sicurezza ha garantito ai pellegrini, non solo a Roma ma in tutto il territorio nazionale, di vivere questo Giubileo con la dovuta sicurezza e tranquillità”.
Insieme a lui un “grazie” anche al Capo della Polizia e al Questore di Roma che unitamente alla Gendarmeria Vaticana “hanno evidenziato quanto la collaborazione reciproca possa realmente offrire dei servizi di sicurezza a garanzia di tutti”. Poi ai membri della Commissione bilaterale tra Santa Sede e Governo italiano, il Corpo della Guardia Svizzera e tutte le Istituzioni Vaticane, in particolare il Governatorato e la Basilica di San Pietro, ai Responsabili della Regione Lazio, “soprattutto per la programmazione meticolosa delle strutture sanitarie”.
Un plauso da parte del Papa anche alla Segreteria Tecnica che raccoglieva le diverse istanze amministrative tra cui il Comune di Roma, “per aver consentito uno svolgimento efficace di tutti gli eventi giubilari”. E “un pensiero di profondo ringraziamento” ai numerosi Volontari “venuti da diverse parti del mondo e a quanti hanno collaborato con il loro lavoro quotidiano, spesso silenzioso e lontano dalle luci, a rendere questo Giubileo straordinario un vero evento di grazia”.
Il Pontefice ha concluso l’udienza con le parole di Sant’Agostino: “Se tu vuoi ottenere misericordia, devi tu stesso essere misericordioso”, augurandosi che queste “possano essere di conforto per tutti noi”. “Con il vostro impegno – ha aggiunto – avete espresso non solo il lavoro quotidiano, ma avete reso un vero servizio di misericordia ai milioni di pellegrini che sono giunti a Roma. Possa questa vostra fatica essere ricompensata dall’esperienza di misericordia che il Signore non vi farà mancare”.

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Unitalsi: un anno di misericordia! https://it.zenit.org/2016/11/18/unitalsi-un-anno-di-misericordia/ Fri, 18 Nov 2016 12:37:55 +0000 https://it.zenit.org/?p=92728 Seicento volontari, zccolti 50mila pellegrini disabili, effettuati 450 trasporti speciali, consegnate 4200 carrozzine

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L’U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia – che ha preso il via l’8 dicembre 2015 con l’apertura della Porta Santa della Basilica Papale di San Pietro e che si concluderà sempre a San Pietro domenica prossima 20 novembre – ha messo in campo un’eccezionale task-force di oltre 600 volontari (provenienti da 15 regioni italiane) per offrire un servizio speciale appositamente articolato e strutturato per garantire la migliore assistenza possibile ai pellegrini, in particolare malati, disabili e anziani, che sono arrivati a Roma per gli eventi inseriti nel calendario giubilare.
I numeri di questa attività: oltre 50 mila pellegrini disabili e malati accolti, 4200 carrozzine consegnate, 450 trasporti speciali effettuati con 6 mezzi dell’Associazione.
Gli eventi giubilari che hanno registrato – secondo i dati dell’U.N.I.T.A.L.S.I. – la presenza il maggior numero di pellegrini disabili e malati sono stati: Le reliquie di San Pio e San Leopoldo a Roma (3- 11 febbraio 2016), il Giubileo degli Ammalati e delle Persone Disabili (10-12 giugno 2016) e il Giubileo del Volontario e degli Operatori di Misericordia/Canonizzazione Madre Teresa Di Calcutta (2-4 settembre 2016).
Due le postazioni di accoglienza dell’Associazione attive in prossimità di San Pietro: il gazebo di piazza dell’Uffizio dove è stata garantita la presenza di volontari durante tutti gli eventi giubilari, tutti i mercoledì per le udienze generali, i sabati per le udienze Giubilari e le domeniche per le Sante Messe presiedute da Papa Francesco e gli Angelus. In questa location è stata offerta assistenza a 45 mila pellegrini malati, disabili e anziani (20 mila dall’Italia e 25 mila dal resto del mondo) e sono state consegnate 3700 carrozzine gratuitamente a chi ne ha fatto richiesta per accedere agli eventi giubilari e papali (al termine dei quali sono state riconsegnate). L’altra postazione per l’accoglienza è stata organizzata presso l’auditorium della Conciliazione dal 4 Gennaio 2016 dove hanno operato i ragazzi del servizio civile dell’U.N.I.T.A.L.S.I. accogliendo oltre 5 mila pellegrini (2 mila dall’Italia e 3 mila dal resto del mondo) e consegnando 500 carrozzine.
Particolare attenzione è stata riservata dall’U.N.I.T.A.L.S.I. anche la tema degli spostamenti da e per le stazioni di Roma, dagli aeroporto e dalle strutture alberghiere in occasione dei vari eventi giubilari. Sono stati messi a disposizione 6 mezzi speciali grazie ai quali sono stati garantiti oltre 450 trasporti (350 di pellegrini italiani e 100 provenienti dal resto del mondo).
A coordinare queste molteplici attività è stato il Numero Verde gratuito dell’U.N.I.T.A.L.S.I. (800.062.026). Questo servizio che è attivo attivo dal lunedì al sabato dalle 9 alle 20 e la domenica dalle ore 9 alle ore 18 ha avuto il compito di rispondere alle chiamate e alle più diverse richieste da parte degli utenti che desideravano arrivare a Roma per il Giubileo (richieste di trasporto, di assistenza presso stazioni e aeroporti, in hotel sia relativamente all’arrivo ed alla partenza, di carrozzine ed informazioni di carattere generale sugli eventi, accessibilità dei siti, servizi dedicati ai disabili). A questo occorre anche aggiungere il lavoro di coordinamento dei volontari coinvolti, stabilendo turnazioni e tutte le attività di segreteria relative al Giubileo, curando la corrispondenza, le comunicazioni con mass-media e social, svolgendo in sintesi tutte quelle attività proprie di un call center inbound e di una segreteria dedicata.
“È stato un anno impegnativo – dichiara Antonio Diella, presidente nazionale dell’U.N.I.T.A.L.S.I. – che ci ha visto moltiplicare i nostri sforzi per essere accanto agli ammalati e ai disabili arrivati a Roma dall’Italia e dal mondo. Il Giubileo straordinario dedicato alla Misericordia è stato anche l’occasione per toccare con mano il grande cuore dei nostri volontari che si sono confermati straordinari messaggeri di misericordia accanto ai più fragili. Un ringraziamento speciale va a loro e ai ragazzi del servizio civile che ogni giorno hanno saputo rispondere con professionalità, amore e disponibilità alle richieste delle migliaia di pellegrini che si sono rivolti ai punti accoglienza e al numero verde dell’U.N.I.T.A.L.S.I.”.
“Un servizio il nostro – aggiunge Diella  – per essere nella Chiesa e accanto al Papa ed anche per ribadire l’idea che Roma è la capitale mondiale del Cristianesimo, ma è anche una città unica per l’accoglienza e la solidarietà”.
“Desidero rivolgere – aggiunge Alessandro Pinna, responsabile nazionale U.N.I.T.A.L.S.I. per il Giubileo – un ringraziamento speciale a tutte le autorità ecclesiastiche e civili che sono state coinvolte nell’organizzazione e nella gestione del Giubileo. Con tutti si è instaurato un clima di perfetta sinergia e collaborazione che ha permesso di ottimizzare il lavoro di ciascuno nell’interesse della buona riuscita di ogni evento. L’impegno dell’U.N.I.T.A.L.S.I. comunque non si esaurisce con l’Anno Santo, ma proseguirà per ogni udienza, Angelus o evento che vedrà protagonista Papa Francesco”

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Kenya: la felicità e lo stupore dei bambini di Avsi https://it.zenit.org/2016/11/17/kenya-la-felicita-e-lo-stupore-dei-bambini-di-avsi/ Thu, 17 Nov 2016 09:50:26 +0000 https://it.zenit.org/?p=92565 Un volontario impegnato nel sostegno a distanza racconta: “Se li aiutiamo a casa loro, un domani non moriranno annegati a largo di Lampedusa”

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Venerdì 11 novembre, presso la Chiesa di Santa Maria di Donnaromita a Napoli, AVSI ha proposto al pubblico un incontro, sul tema Storie dal Kenya, per conoscere ed aiutare le sue attività di sostegno a distanza.
A raccontare la sua decennale esperienza di volontariato nel paese africano è stato Antonino Masuri. “Il sostegno a distanza – ha spiegato – è la possibilità per il bambino di avere una vita dignitosa: scuola, cibo, cure. Il nostro è un progetto cofinanziato dagli USA, attivo in vari paesi dell’Africa: in Kenya abbiamo un sistema ‘misto’, con 10 educatori e 15 partners”.
Oltre a seguire la crescita, scolastica e non, dei bambini, obiettivo fondamentale del progetto è aiutare le loro famiglie: “Ci preme – ha affermato Masuri – che le famiglie imparino a camminare sulle loro gambe, che madri e padri imparino a prendere decisioni giuste. Per questo favoriamo la formazione di gruppi di genitori, che si motivano a vicenda e, nel caso in cui qualcuno di loro venga a mancare, si prendono cura dei loro figli”.
Il relatore ha mostrato numerose immagini delle scuole fondate da AVSI in Kenya: “In queste foto traspare la bellezza e la felicità dei nostri bambini, che sembra a noi incredibile, pensando alla povertà e anche agli abusi a cui spesso devono sottostare. Questo accade soprattutto nelle scuole pubbliche, dove spesso i piccoli sono ammassati a centinaia in classi maleodoranti, dove gli insegnanti li picchiano. Nelle nostre scuole, invece, i docenti lavorano per essere non autoritari, ma autorevoli: spesso ci ritagliamo momenti ludici con loro, come quello del pranzo, o attività teatrali, nelle quali, attraverso il canto e la danza, i bambini possono indirizzare in modo equilibrato l’energia repressa che hanno dentro per le violenze subite”.
Masuri ha poi mostrato immagini e raccontato storie di numerosi volontari e collaboratori, italiani e stranieri, che, durante l’esperienza fatta in Kenya, hanno avuto occasione per cambiare non solo la vita altrui, ma anche la propria: da chi ha scoperto la vocazione religiosa, a chi ha avuto la gioia di donare anche importanti strutture, da chi ha coinvolto altri amici nel progetto a chi ha trovato l’amicizia di persone di confessione religiosa diversa, fino a ex alunni delle scuole di AVSI che hanno voluto restituire il bene ricevuto. “La nostra ong, nata dalla Chiesa cattolica, ma animata da uno staff che comprende anche musulmani e protestanti – ha spiegato – dà così un positivo esempio di solidarietà e rispetto reciproco, in un territorio dilaniato dalle faide tra tribù. Infatti ciò che spesso colpisce gli abitanti locali che vengono a farci visita è che ragazzi di etnie diverse convivano pacificamente. Del resto – ha aggiunto Masuri – io dico sempre ai genitori: ‘non vi aspettate la pace dai politici, la pace parte da voi’”.
La testimonianza del volontario è stata sugellata da una toccante riflessione sull’origine ed il senso profondo della sua esperienza: “La mia attività si svolge non solo in Kenya, ma anche nei viaggi che faccio, in Italia e nel mondo, per far conoscere le iniziative di AVSI, e reperire fondi per i nostri bambini. Loro sono il centro del mio lavoro e mi rendo conto che, stando con loro, io rispondo all’invito di papa Francesco ad andare nelle periferie… ma la periferia sono io! Io so che da solo non servo a nulla, ma Dio fa miracoli, e si può generare bellezza solo affidandosi a Dio. Questo – ha spiegato – io posso farlo perché, per quanto ami questi bambini e mi impegni per loro, io non consisto di loro. È un problema di rapporto con la realtà quello che mi gioco nel mio lavoro, Perché sembra immediato pensare che chi lavora in Africa trovi Gesù, ma il rapporto con Gesù non è solo in Africa, è qui e adesso”.
In questo, ha osservato Masuri, i piccoli kenioti offrono una straordinaria testimonianza: “I nostri bambini hanno una voglia di vivere incredibile, nonostante tutte le loro difficoltà. Noi siamo abituati a pensare che per essere felici serva il denaro, invece loro sono felici, perché hanno la coscienza che alla vita è connaturato il sacrificio. Noi pensiamo che la felicità sia una questione di perfezione, invece i nostri bambini – soprattutto quelli disabili e abbandonati – ci insegnano, con la loro gioia, che la felicità non è aspettare la perfezione, ma esserlo qui e ora”.
Only wonder knows, ‘Solo lo stupore conosce’ è il motto delle nostre scuole – ha concluso Masuri -. Solo se ti lasci stupire l’altro si rivela un mistero, solo se apri il cuore l’altro diviene per te persona. È perché vivo un’esperienza ora che posso dare qualcosa a quei bambini, non perché io abbia una passione per l’Africa, ma perché ho la passione per Gesù. Ricordo, infatti, che, quando frequentavo l’università sostenevo a distanza due bambini, ma non scrivevo loro mai: ora, invece, capisco che il sostegno a distanza può essere un rapporto d’amore bellissimo. Io sono convinto che se li aiutiamo a casa loro, con i loro tempi e nella loro realtà, non moriranno mai su un barcone tentando di raggiungere Lampedusa”.
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Per info: www.avsi.org

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