monumenti Archives - ZENIT - Italiano https://it.zenit.org/tag/monumenti/ Il mondo visto da Roma Thu, 09 Feb 2017 09:02:02 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.2 https://it.zenit.org/wp-content/uploads/sites/2/2020/07/02e50587-cropped-9c512312-favicon_1.png monumenti Archives - ZENIT - Italiano https://it.zenit.org/tag/monumenti/ 32 32 Precisazione del Vicariato sull’ipotesi di un biglietto di accesso per il Pantheon https://it.zenit.org/2017/02/09/precisazione-del-vicariato-sullipotesi-di-un-biglietto-di-accesso-per-il-pantheon/ Thu, 09 Feb 2017 09:02:02 +0000 https://it.zenit.org/?p=98652 Un mese fa, per via degli ingenti costi di gestione, il Ministero dei Beni culturali aveva ventilato l'ipotesi di far pagare l'accesso alla basilica Santa Maria ad Martyres

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Un biglietto di ingresso per accedere al Pantheon. L’ipotesi era stata ventilata un mese fa, su impulso del ministro ai Beni culturali, Dario Franceschini, il quale aveva rilevato la mancanza di fondi per mantenere gli elevati costi di gestione della prestigiosa struttura romana, convertita in chiesa nel VII secolo d.C. e assurta a basilica minore con il nome di Santa Maria ad Martyres.
L’idea di far pagare un biglietto d’accesso per accedere nella chiesa aveva suscitato un dibattito. In proposito interviene oggi il Vicariato di Roma, con una nota nella quale si fa presente che “più di un anno fa, il cardinale vicario Agostino Vallini ricevette una telefonata dal Ministro per i Beni culturali, On. Dario Franceschini, che, evidenziando la preoccupazione del Governo per la mancanza di coperture rispetto ai costi della manutenzione del celebre monumento, proponeva l’introduzione di un biglietto per l’accesso”.
Una soluzione – si legge ancora – “che aveva incontrato la subitanea replica del Vicario del Santo Padre, il quale rispose che ‘il Pantheon è basilica cristiana (Santa Maria ad Martyres) aperta al culto e ha fatto presente che nella diocesi di Roma non è consentita l’introduzione di biglietti per l’accesso nelle chiese’”.
Il comunicato spiega poi che, a fronte delle considerazioni del ministro, “il cardinale Vallini ha preso atto dell’eccezionalità del Pantheon e ha posto due condizioni: la garanzia di un esiguo importo del biglietto (2 o al massimo 3 euro) e la gratuità degli ingressi durante l’esercizio delle attività di religione e di culto nella basilica”.
Il Vicariato precisa però che il confronto con il Ministero è finito lì. “Si attende pertanto – prosegue la nota – di definire congiuntamente la soluzione della questione nel contemperamento delle rispettive esigenze”.
Infine dal Vicariato tengono a “destituire di ogni fondamento le ricostruzioni giornalistiche” che hanno ipotizzato una “spartizione” degli incassi di un eventuale biglietto di accesso tra il Ministero dei Beni culturali e il Vicariato di Roma. “Tale ipotesi è assolutamente in contrasto con lo spirito di servizio che anima la missione della Chiesa”, conclude la nota.

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Turismo: il caso “virtuoso” della Provincia di Belluno https://it.zenit.org/2016/03/05/turismo-il-caso-virtuoso-della-provincia-di-belluno/ Sat, 05 Mar 2016 09:14:13 +0000 https://it.zenit.org/?p=68533 Se n’è discusso in un seminario sulla valorizzazione culturale a cura dell’Icomos, il Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei siti

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Informazione, promozione e valorizzazione turistico-culturale: il caso della città storiche in provincia di Belluno è il titolo dell’intervento presentato da Michelangelo De Donà, Università degli Studi di Pavia e Daniele Trabucco, Università degli Studi di Padova, nel corso del seminario dedicato alle esperienze della cartellonistica urbana, tenutosi a Firenze il 3-4 marzo, organizzato a Palazzo Coppini di Firenze dall’Icomos, il Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei siti.
Si tratta di un’organizzazione non governativa impegnata a promuovere la conservazione, la protezione, l’uso e la valorizzazione del patrimonio culturale mondiale. Una cinquantina le proposte di interventi trasmesse all’Icomos, organo consultivo dell’Unesco, valutate da un apposito comitato scientifico e ricercatori del settore, ventitrè quelle accettate e tra queste quella presentata da De Donà e Trabucco. L’Icomos è consulente professionale e scientifico alla Commissione Unesco per gli aspetti che riguardano il patrimonio culturale e la sua conservazione ed è responsabile della valutazione di tutte le nomine nella World Heritage List di beni culturali e misti.
I due relatori hanno quindi illustrato le esperienze di informazione/comunicazione turistico-culturale delle città storiche in provincia di Belluno (tra le altre la città capoluogo, con accenni a Feltre, Pieve di Cadore, Quero). Sono stati evidenziati i punti di forza, come la ricca produzione di materiale (cartellonistica, mappe, brochure, volumi, siti), ma anche le molte criticità, primo fra tutti la mancanza di una progettualità e comunicazione comune e unitaria. Tra gli altri aspetti trattati le sfide a seguito del riconoscimento delle Dolomiti a “patrimonio dell’umanità Unesco” e i possibili sviluppi infrastrutturali e di impatto mediatico con i mondiali di sci a Cortina nel 2021.
Un passaggio particolare sul turismo religioso legato ai “Tesori d’arte nelle chiese del Bellunese” e al “Cammino delle Dolomiti”. È seguito un approfondimento sulla normativa del settore, evidenziato quattro aspetti. Il turismo materia di competenza residuale delle Regioni dopo la riforma del titolo V della Costituzione, la crisi del turismo tradizionale di montagna, l’analisi della legge regionale veneta del 2013 e le opportunità offerte dalla specificità della provincia. A introdurre e moderare il seminario Teresa Colletta dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, responsabile del Comitato Scientifico Icomos Italia per le città storiche e Olimpia Niglio della Kyoto University. In autunno è prevista la pubblicazione degli atti e le presentazioni ufficiali a Napoli e Belluno.
 

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La statua di San Vladimir: simbolo della restaurazione spirituale della Russia https://it.zenit.org/2015/09/03/la-statua-di-san-vladimir-simbolo-della-restaurazione-spirituale-della-russia/ https://it.zenit.org/2015/09/03/la-statua-di-san-vladimir-simbolo-della-restaurazione-spirituale-della-russia/#respond Thu, 03 Sep 2015 14:18:38 +0000 https://it.zenit.org/la-statua-di-san-vladimir-simbolo-della-restaurazione-spirituale-della-russia/ Entro novembre dovrebbe essere inaugurata a Mosca l'imponente statua del sovrano che rese cristiani i popoli russi

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Risale al maggio scorso la firma del presidente dell’Ucraina, Petro Poroshenko, su una legge approvata dal Parlamento che mette al bando i “simboli della propaganda” comunisti e nazisti. Quale effetto della norma, a Kiev e non solo si sta assistendo a una furia iconoclasta che non risparmia nemmeno un orpello che richiami al passato sovietico: targhe e intitolazione di vie a eroi comunisti sostituite, monumenti smantellati e stelle rosse sradicate con lo scalpello. L’anticamera di questa legge fu l’abbattimento, un anno fa, durante i tumulti iniziati a piazza Maidan, di una serie di enormi statue e busti di Lenin disseminati in tutto il Paese.

E mentre in Ucraina ci si preoccupa di demolire i monumenti, in Russia si lavora per edificarli. Al fine di commemorare i 1.000 anni dalla morte di San Vladimir, patrono della Russia, la Chiesa ortodossa russa e il ministro della Cultura, Vladimir Medinsky, hanno sostenuto il progetto di costruzione, sulla cima di una collina di Mosca, di una statua alta 25 metri del Santo, considerato patrono della nazione.

Sovrano della Rus’ (un regno che andava da Novograd, al Volga, al Danubio), San Vladimir, un secolo dopo gli evangelizzatori dei popoli slavi Santi Cirillo e Metodio, scelse di abbracciare il cristianesimo elevandolo a fondamento di civiltà del popolo russo. All’anno 980, ossia 74 anni prima dello Scisma d’Oriente, e a un episodio dalla forte carica simbolica viene fatta risalire la definitiva cristianizzazione della Rus’: dopo esser stato battezzato lui stesso a Cherson (l’attuale Sebastopoli, in Ucraina), San Vladimir impose alla sua famiglia e alla popolazione di Kiev il battesimo nelle acque del Dnipro.

Episodio che suscitò nel sovrano una conversione sincera, tale da trasformare in mite e caritatevole un animo un tempo caratterizzato da dissolutezza e barbarie. L’appellativo di “santo” gli fu attribuito a gran voce subito dopo la morte, motivato da uno stile di vita sobrio e da un modo di governare cristianamente inteso.

Celebrato come santo sia dai cattolici sia dagli ortodossi, la sua memoria liturgica cade per entrambe le Chiese il 15 luglio. È in quella data che il presidente Vladimir Putin ha organizzato un galà al Cremlino con 400 ospiti, per onorare l’apporto storico e spirituale che il sovrano venerato come santo diede alla nazione. “È difficile sopravvalutare il ruolo svolto da Vladimir nella storia del Paese, il battesimo della Russia fu una svolta chiave”, ha osservato Putin.

Il patriarca di Mosca Kirill, nel corso della cerimonia svoltasi nella Cattedrale di Cristo Salvatore, ha lodato San Vladimir e ha sollecitato a render concreta la sua eredità, che consiste nel “salvare l’umanità dall’idolatria, dall’egoismo e dal consumismo dei nostri tempi”.

Entro novembre, la statua di San Vladimir dovrebbe stagliarsi sulla città di Mosca in tutta la sua maestosità, mentre in Ucraina le statue vengono distrutte. Il principio animatore ha tuttavia una radice comune, ossia il desiderio di affrancarsi da un passato recente che evidentemente lede la memoria e avvilisce lo spirito dei popoli russo e ucraino.

Anni di ateismo di Stato in Unione sovietica hanno discriminato e represso le Chiese cristiane mediante campagne antireligiose, spesso assai violente. La tradizione cristiana del popolo russo ha però continuato a vivere sottotraccia, saldamente aggrappata alla fede. Nel 1990, il sommovimento che ha causato la caduta del regime ha fatto riemergere quell’elemento spirituale che covava sotto le macerie di un’ideologia totalitaria e materialista.

È così che in quello che nel ‘900 fu il più grande laboratorio ateo della storia, si assiste oggi a una dirompente rinascita spirituale. A fronte dell’incedere della secolarizzazione in Occidente, l’88% dei russi dichiara di credere in Dio. Ma la rinascita della fede è una causa perorata anche dal Governo, ne sono prova le leggi approvate dal Cremlino a tutela della vita e della famiglia naturale, nonché la scelta di rendere obbligatorio lo studio della religione nelle scuole. E ora, con la costruzione della statua di San Vladimir, il Cremlino ha voluto dare un visibile suggello all’opera di restaurazione del retaggio storico, culturale e spirituale russo.

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Una guida del Vaticano interamente in arabo https://it.zenit.org/2015/05/12/una-guida-del-vaticano-interamente-in-arabo/ https://it.zenit.org/2015/05/12/una-guida-del-vaticano-interamente-in-arabo/#respond Tue, 12 May 2015 14:45:01 +0000 https://it.zenit.org/una-guida-del-vaticano-interamente-in-arabo/ Il 20 maggio, il card. Sandri, gli ambasciatori di Egitto e Libano e il prof. Bucci presentano il volume Il Vaticano, i suoi significati e i suoi monumenti, edito da LEV, a firma dell’arcivescovo Edmond Farhat 

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Si svolgerà mercoledì 20 maggio, alle 17.30, presso l’Istituto Patristico Augustinianum di Roma, la presentazione del volume Il Vaticano, i suoi significati e i suoi monumenti, pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana in arabo, a firma dell’arcivescovo Edmond Farhat, nunzio apostolico.

Dopo un indirizzo di saluto di don Giuseppe Costa, direttore della Libreria Editrice Vaticana, interverranno il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, l’ambasciatore del Libano presso la Santa Sede Georges El-Khoury, l’ambasciatore della Repubblica Araba di Egitto presso la Santa Sede Wafaa Bassim, e Onorato Bucci, già professore di Diritti orientali presso la Pontificia Università Lateranense e presso l’Università degli Studi del Molise.

Il volume si caratterizza come una Guida per le migliaia di turisti di lingua araba che ogni giorno visitano i diversi ambienti della Città del Vaticano. Oltre che le bellezze artistiche e monumentali, dalla Basilica di San Pietro ai Musei Vaticani, dai giardini alle catacombe, è anche fornita una rievocazione storica del luogo e vengono descritti i diversi dicasteri e organismi dello Stato vaticano, per spiegare al pubblico la sua storia, la sua evoluzione e il suo significato.

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