Youth 2000 offre programmi di formazione al Congresso di Dublino

Il responsabile irlandese del progetto parla di riconciliazione e di Eucaristia

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di Ann Schneible

DUBLINO, domenica, 17 giugno 2012 (ZENIT.org) – L’organizzazione Youth 2000 ha partecipato al 50° Congresso Eucaristico Internazionale (IEC) a Dublino, contribuendo a numerosi programmi formativi offerti ai giovani durante l’intera settimana.

Nel corso del Congresso, i giovani hanno avuto l’opportunità di ascoltare catechesi tenute da esponenti di varie Chiese, di partecipare all’adorazione e alla liturgia, e di ricevere i sacramenti.

La sezione irlandese, Youth 2000 Ireland, è stata strettamente coinvolta nell’organizzazione e nella pianificazione del programma giovanile dell’IEC. Tra i vari eventi organizzati da Youth 2000 spiccano una serata di riconciliazione presso lo Youth Space della Royal Dublin Society e 60 ore di Adorazione, che si sono svolte presso la chiesa di Santa Teresa, nel centro di Dublino.

Il responsabile nazionale di Youth 2000 Ireland, James Mahon, ha parlato con ZENIT del ministero svolto tra i giovani, soprattutto durante l’IEC. “È  la prima volta che c’è stato un programma per la gioventù ad un Congresso Eucaristico”, ha detto Mahon, “dunque è una cosa molto positiva ed un passo nella giusta direzione in Irlanda”.

Parlando delle esigenze dei giovani in Irlanda, Mahon ha spiegato che in primo luogo è necessario rendersi conto che ciò di cui i giovani hanno bisogno è Gesù. “Abbiamo il dovere di uscire e di comunicare loro la verità della nostra fede cattolica”, ha detto. “Penso che ci possa essere un’abitudine – dovuta alla cultura corrente – di voler diluire il messaggio, ma credo che dobbiamo uscire da questo e dare loro il messaggio ortodosso della nostra Chiesa, la bellezza della nostra Chiesa, ma l’ortodossia dinamica”.

“La verità risuona sempre attraverso di noi, perché siamo stati fatti per Dio – ha detto Mahon – Non dobbiamo avere paura di comunicare la verità, ma dobbiamo essere creativi e coraggiosi nel farlo”.

Il sacramento della Riconciliazione

Uno dei punti salienti del programma giovanile del Congresso è stata la “serata di riconciliazione”, svoltasi giovedì scorso. L’evento comprendeva anche momenti musicali, di lode e di adorazione, di catechesi, l’Adorazione Eucaristica e la possibilità di confessarsi.

La confessione – ha spiegato Mahon – è una fonte di guarigione e di libertà. “Non sono sempre rimasto nella mia fede – ha detto -. Sono tornato alla mia fede circa sette anni fa, quando avevo appena finito l’università. E quello che ho scoperto, come giovane che prova di camminare sulla retta via e di scoprire la volontà del Signore nella mia vita, che ogni volta che cadevo, potevo rialzarmi, e potevo andare a confessarmi e ricominciare da capo”.

“Se solo la gente si rendesse conto di quanto potente è la confessione e di cos’è veramente la guarigione. Cristo non solo vuole togliere il nostro peccato, ma vuole venire a porre la sua mano guaritrice sul luogo dove una volta ci faceva male; così, dopo, siamo più pienamente noi stessi”.

“Alle volte la gente pensa che si tratti di Dio che ci condanna, ma è il contrario. Se siamo veramente onesti, e capiamo il sacramento, può cambiare la nostra vita”.

L’Eucaristia

Secondo Mahon, ciò che i giovani possono ricevere da tutti gli eventi dell’IEC, incentrato sull’Eucaristia, è capire “che sono amati”.

“Perché Gesù è venuto come pane?”, ha dichiarato Mahon, citando il direttore spirituale nazionale di Youth 2000, padre John Harris, che ha offerto riflessioni ai giovani che hanno partecipato alla serata della riconciliazione. Gesù è venuto come pane – aveva detto Harris – “perché voleva amarci da dentro”.

“Il Signore vuole conoscere tutti questi giovani. Ha un grande progetto in serbo per le loro vite, e vuole amarli… Vuole conoscerli personalmente”.

[Traduzione dall’inglese a cura di Paul De Maeyer]

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ZENIT Staff

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