Yemen: al-Qaeda rivendica la strage di Parigi

Uno dei leader dell’organizzazione afferma in un video di aver finanziato l’operazione. Intanto la polizia francese avrebbe identificato un quarto attentatore

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Alla intricata vicenda della strage di Parigi, ancora costellata di misteri, si aggiungono nuovi oscuri elementi. Dallo Yemen, uno dei dirigenti di al-Qaeda ha rivendicato l’attacco contro la redazione del giornale Charlie Hebdo, costata 12 morti.

A parlare a nome dell’organizzazione terroristica è Nasser Bel Ali al-Ansi, che in un video di 11 minuti afferma che al-Qaeda ha scelto l’obiettivo, ha studiato il piano e finanziato l’operazione. Recentemente, due giorni dopo la strage, un altro leader di al-Qaeda, Harith bin Ghazi al-Nadhari, aveva avvertito la Francia di smettere di “attaccare l’Islam, i suoi simboli e i musulmani o ci saranno nuove operazioni”. L’attacco compiuto dai fratelli Kouachi – aggiunge il leader yemenita – “ha vendicato il profeta”. Inoltre ha detto che la Francia “appartiene al partito di Satana”.

Le Parisien diffonde intanto notizia secondo cui un quarto attentatore sarebbe stato identificato dalla polizia. Ad inchiodarlo – secondo il quotidiano – le chiavi di una moto trovate nel rifugio di Amedy Coulibaly, l’autore dell’uccisione di una vigilessa e del sequestro di un negozio d’alimentari. L’uomo, un pregiudicato proveniente dalle banlieue, potrebbe però essere già fuggito in Siria.

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ZENIT Staff

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