Washington si prepara alla Marcia per la Vita

Migliaia di statunitensi protestano ogni anno contro l’aborto nel Paese

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di Carmen Elena Villa

WASHINGTON, giovedì, 22 gennaio 2009 (ZENIT.org).- Decine di migliaia di persone sono giunte nella capitale degli Stati Uniti per partecipare alla “Marcia per la Vita”, programmata per questo giovedì.

L’evento si svolge dal 1974 ogni 22 gennaio, giorno in cui la Corte Suprema di Giustizia ha dato il via libera alla legge Roe versus Wade, che ha legalizzato l’aborto nel Paese. Circa 200.000 manifestanti leveranno la propria voce a favore dei bambini non nati davanti al Campidoglio di Washington.

Quest’anno i partecipanti chiederanno al nuovo Presidente Barack Obama di porre fine alle politiche che generano sottilmente una cultura della morte nella società statunitense.

“Abbiamo un nuovo Presidente che ha un enorme potere di cambiare la direzione pro-vita degli Stati Uniti. Il nostro Paese ha bisogno di dire che l’aborto è un crimine terribile che uccide esseri umani innocenti e dobbiamo pregare perché questa nuova amministrazione preveda di riconoscerlo”, ha detto a ZENIT Eileen Picket, un’insegnante di scuola elementare giunta dal Connecticut per partecipare all’evento.

Nonostante il freddo, i moltissimi marciatori di vari credo preparano cartelloni e slogan per scendere in strada e chiedere la difesa della vita nel seno materno.

Alla “Marcia per la Vita” si unisce la Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti.

Preghiere per la difesa della vita

Come attività precedenti all’evento, alle 19.00 di questo mercoledì è stata celebrata nella Basilica dell’Immacolata Concezione una Messa solenne che ha dato inizio alla Veglia per la Vita. E’ stata presieduta dal Cardinale Justin Francis Rigali, Arcivescovo di Philadelphia, presidente del comitato per le attività pro-vita della Conferenza Episcopale Statunitense.

La Veglia di preghiera è durata tutta la notte, per concludersi poi alle 7.30 di questo giovedì con un’Eucaristia celebrata da monsignor Paul Loverde, Vescovo di Arlington.

Nel contesto della “Marcia per la Vita”, la chiesa di Santa Maria di Metamore, nello Stato dell’Illinois, ha organizzato un Rosario Internazionale per la protezione del bambino non nato, nel quale centinaia di partecipanti mediteranno sui misteri della gioia con alcune letture a favore della vita. Le preghiere saranno in 14 lingue.

Durante la marcia, in genere centinaia di partecipanti distribuiscono santini con preghiere per la protezione dei concepiti, tra cui la cosiddetta “Preghiera dell’Evangelium Vitae”.

“Guarda, o Madre, il numero immenso di bambini a cui si impedisce di nascere, di poveri a cui si rende la vita difficile, di uomini e donne vittime della violenza disumana, di anziani e malati morti a causa dell’indifferenza o di una presunta pietà”, afferma la preghiera, composta da Giovanni Paolo II.

I principi difesi nella marcia

“Molti membri della mia famiglia sono stati coinvolti nelle prime tappe del movimento pro-vita in parte di questo Paese – ha spiegato Eileen Picket –. Con il passare degli anni, questa terribile epidemia – l’aborto – è aumentata. Vogliamo riunire gli aspetti che potrebbero beneficiare le madri che decidono di scegliere ‘la vita’ rispetto alla ‘morte’ dei loro figli”.

Sulla pagina web dell’evento, www.marchforlife.org, si possono trovare i postulati fondamentali che difende: l’uguaglianza di tutti gli esseri umani e il loro diritto inalienabile alla vita, che deve essere “preservata e privilegiata dalla società dal suo concepimento fino alla morte naturale”.

Questo evento chiede che ogni essere umano sia difeso in qualsiasi tappa della sua vita “con tutti i mezzi disponibili e tutti gli sforzi ragionevoli”, e assicura che la vita deve essere protetta in ogni essere umano “indipendentemente dal suo stato di salute e dalla sua condizione di dipendenza”.

Quando c’è qualche dubbio sul fatto che esista la vita umana, “si deve risolvere sempre a favore della vita”.

Se una o più vite sono in una situazione in cui possono essere in pericolo reciproco di morte, si devono assicurare “tutti i mezzi ordinari disponibili e gli sforzi ragionevoli per mantenere e difendere la vita di ogni essere umano”, conclude il documento che convoca per la “Marcia per la Vita”.

Per ulteriori informazioni, http://www.usccb.org/prolife/prayervigil/index.shtml

[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]

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ZENIT Staff

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