Voci dal Congresso internazionale teologico pastorale a Milano

Interventi e testimonianze del primo pomeriggio

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MILANO, giovedì, 31 maggio 2012 (ZENIT.org) – Nelle nove sessioni di ieri pomeriggio il tema generale del VII Incontro mondiale, “La famiglia, il lavoro e la festa”, è stato declinato con particolare riferimento all’identità della famiglia di oggi, alle sue trasformazioni e alle sfide con le quali è chiamata a misurarsi.

Nel corso di una tavola rotonda, coordinata da mons. Carlos Simon Vazquez, sottosegretario del Pontificio Consiglio per la Famiglia, il professor Pierpaolo Donati ha presentato una ricerca condotta in diversi Paesi, promossa dal Pontificio Consiglio per la famiglia dal titolo Famiglia risorsa della società (Il Mulino, Bologna 2012)

All’incontro hanno partecipato anche Giovanna Rossi, ordinario di Sociologia della famiglia e direttore del Centro di Ateneo studi e ricerche sulla famiglia all’Università Cattolica di Milano e Francesco Belletti, direttore del Centro Internazionale Studi Famiglia e presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari.

Da essa è emerso che la “famiglia normo-costituita”, intesa come unione fra uomo e donna uniti dal matrimonio con due o più figli, è quella che assicura più soddisfazione ai suoi componenti perché crea maggiore capitale umano e sociale.

La citata ricerca è stata al centro anche di un confronto fra alcuni relatori provenienti da tutto il mondo: l’europarlamentare spagnolo Jaime Mayor Oreja, il rappresentante dello Stato del Nebraska al Congresso americano Jeff Fortenberry, il parlamentare irlandese Jim Walsh, la politica argentina Liliane Negrate.

Tutti d’accordo sulla necessità di un impegno in prima persona dei politici a favore della famiglia, vero antidoto alla crisi economica e di valori in atto, con la consapevolezza della responsabilità che i governi hanno nel gestire il futuro.

Conciliare il lavoro e la famiglia è una delle problematiche più “calde” a livello internazionale. Su questo tema si sono confrontate, in una delle sessioni del Congresso, la top manager spagnola Nuria Chinchilla, il direttore delle Risorse umane di una grande società Miriam Filella, l’imprenditore Enzo Rossi, il banchiere portoghese Josè Iglesias Soares.

Il rapporto con i new media e le relative sfide educative sono stati al centro di un evento di comunicazione multimediale e interattiva condotto dal giornalista di TV2000 Fabio Bolzetta.

Nella tavola rotonda i relatori – Josè Luis Restan, esperto di informazione e direttore di trasmissioni radiofoniche e multimediali, Norberto Gonzales Gaitano, docente di Opinione pubblica e di Etica della comunicazione professore presso la Pontificia Università della Santa Croce e il professor Pier Cesare Rivoltella, docente di Didattica generale e Tecnologie dell’educazione all’Università cattolica del Sacro Cuore – hanno sostenuto, concordi, che la famiglia non deve abdicare al proprio compito educativo a favore del web e dei social network «I mass media sono utili per la connessione, non per la relazione».

La famiglia migrante come soggetto di evangelizzazione: ne hanno parlato monsignor Gilbert Garcera vescovo di Daet (Filippine) e monsignor Nicholas Di Marzio, vescovo di Brooklyn negli Stati Uniti in una delle sessioni pomeridiane del Congresso. A corredo dell’intervento dei due presuli le storie parallele di due famiglie immigrate a Milano, una filippina, l’altra peruviana.

Il cardinale Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione, Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera e  mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara e co-presidente del Comitato scientifico del Congresso Internazionale teologico internazionale, sono stati i protagonisti di un incontro che puntava a esplorare le dinamiche del rapporto tra lavoro e festa in un contesto occidentale.

Marocco, Spagna e Italia: questi i Paesi di provenienza dei relatori di una delle sessioni pomeridiane, nel corso della quale si è affrontato il tema del Congresso “Famiglia, lavoro e festa” con una specifica attenzione al rapporto tra la famiglia e la scuola cattolica come ambito educativo “alleato”.

Delle responsabilità dei genitori nel promuovere l’attitudine dei figli al servizio e alla gratuità hanno parlato la professoressa Eugenia Scabini, a lungo direttore del Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia e due coppie, i coniugi Castillo (Spagna) e Renard (Francia).

Uno dei momenti di riflessione condivisa è stato dedicato, infine, ai nonni, come testimoni di fede e portatori di valori fondamentali nell’educazione di un bambino. Alla tavola rotonda sono intervenuti l’irlandese Catherine Wiley, Maria Teresa e Gilberto Gillini, docenti presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, Gabriella Biader, consulente per l’iniziazione cristiana della Diocesi di Milano e Hélène Durand Ballivet, presidente dell’Associazione Crescendo.

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ZENIT Staff

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