Visioni di bellezza al femminile

Due interessanti mostre a Roma sulla danza di Ekaterina Maximova e i volti di Paolo Medici

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Nelle giornate meno frenetiche di inizio anno, è possibile deviare dai percorsi più noti delle esposizioni romane e scoprire due mostre che saranno aperte al pubblico ancora per qualche giorno.

La prima, al Villino Corsini all’interno di Villa Doria Pamphilj (1), è dedicata alla leggenda del balletto russo Ekaterina Maximova o anche conosciuta come “Madame Niet”. La seconda, una personale del pittore Paolo Medici dal titolo Hystoria – variazioni di bellezza presso la Galleria Michelangelo (2).

La mostra su Ekaterina Maximova è stata allestita per ricordare i settantacinque anni dalla sua nascita avvenuta a Mosca il 1 febbraio 1939. Fotografie, costumi di scena, manifesti (in cirillico), programmi di sala e testimonianze sono state acquisite dal Museo Teatro Statale Bakrushin di Mosca, il maggiore al mondo sulla storia del teatro russo, ed esposti secondo un ordine cronologico-biografico.

Katya, così ribattezzata da fans e amici, a dieci anni entrò nella scuola del teatro Bolschoi di Mosca e nel 1951 partecipò per la prima volta al balletto Lo Schiaccianoci. E’ stata allieva della insuperabile Galina Ulanova e compagna di vita e di scena del ballerino Vladimir Vasilyev ottenendo l’onoreficienza di Artista del Popolo Russo.

Lei ed il marito hanno sempre sentito come un dovere civico quello di portare l’arte del balletto a più persone possibili. Alla Maximova non interessavano solo i palchi prestigiosi, tanto da rifiutare spesso varie parti importanti, guadagnandosi per questo motivo l’appellativo di “Madame Niet”. Si è esibita più volte anche in Italia ed è morta a Mosca il 28 aprile del 2009.

Tra le tante fotografie, di straordinaria fascinazione sono quelle in coppia con Vasilyev, sospesi in aria in perfetta sincronia, durante l’esecuzione di Giselle. Stessa sincronia e stessa fascinazione che si ritrovano in due delle opere esposte di Paolo Medici intitolate Sisters e L’angelo custode, peraltro tra i quadri di maggiore significatività.

L’autore (3) con questa sua personale composta da circa una cinquantina di quadri raccoglie altrettanti immagini di donna suddivise, nel bel catalogo, in sei sezioni così  intitolate: Acque; Femmes; Le storie di Leda;  Volto, segno dell’anima; Madamoiselle; Fuoco | Frammenti.

Come scrive Francesco Gallo Mazzeo nella introduzione ai ritratti di Volto, segno dell’anima: “è un modo di dire immediato, ma che comprende una grande mediatezza, come forma di uno scrigno che è bello fuori, ma lo è molto di più dentro, anche se solo il primo, il primo è di tutti, mentre l’altro è un secretum, spesso chiuso, ermetico, che si apre solo a chi lo sa interrogare, senza fretta e senza arroganza, prendendolo per il suo punto sensibile, di minor resistenza”.

Tutti i quadri sono stati realizzati con la tecnica del pastello ceroso ad olio su carta intelata e con dimensione oscillante dai 45×45 ai 100×100, sino ad ancor più ampie per alcuni, come i già citati Sisters (100×200) e L’angelo custode (100×132).

Forse è anche in questa ricerca di assonanze e punti in comune che possono trovare nuovi spettatori questi piccoli gioielli espositivi che, pubblicizzati grazie principalmente agli articoli dedicati sui grandi quotidiani, consentono ai visitatori di miscelare la qualità con la tranquillità della visione.  

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NOTE

1)  La struttura ospita la Casa dei Teatri e vi si può accedere  dall’angolo di Via di San Pancrazio (ingresso Arco dei Quattro Venti). La mostra è ad ingresso libero e aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 17 sino al 18 gennaio 2015. Per ulteriori informazioni è disponibile il sito www.casadeiteatri.culturaroma.it.

2) La struttura si trova in via Giovanni Giraud 6, una piccola traversa tra Corso Vittorio e la Casa delle Letterature in Piazza dell’Orologio. La mostra è ad ingresso libero e aperta dal lunedì al sabato dalle 15.30 alle 18.30 sino al 31 gennaio 2015. Per ulteriori informazioni è disponibile il sito www.galleriamichelangelo.com.  

3) Paolo Medici, 60 anni, nato a Roma ma da molti anni residente a Bologna, è stato allievo di Corrado Cagli. Tra le sue attività più significative si segnalano, nel 1975, la partecipazione alla prima edizione della mostra internazionale Il volto di Cristo presso i Musei Vaticani. Nel 2003 raccoglie in due pubblicazioni la ricerca su, Immagini e scrittura e Presenze, opere inedite con iscrizioni tratte dalle vite dei pittori del Vasari. Nel 2011 disegna una collezione di occhiali da vista e da sole denominata Arte. Per ulteriori informazioni è disponibile il sito www.paolomedicipittore.it

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Antonio D'Angiò

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