Pope Francis celebrates mass in Turin's Vittorio Veneto square

ANSA

Vincere le forze del male anche di fronte alla disperazione

Durante la messa in piazza Vittorio, a Torino, papa Francesco spiega l’amore che non delude, riaffermando la vicinanza, la pazienza, la speranza che non si arrende mai, neanche di fronte all’infedeltà degli umani

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“La salvezza può entrare nel cuore quando noi ci apriamo alla verità e riconosciamo i nostri sbagli, i nostri peccati; allora facciamo esperienza, quella bella esperienza di Colui che è venuto non per i sani, ma per i malati, non per i giusti, ma per peccatori”.

Lo ha detto stamane papa Francesco nel corso dell’omelia pronunciata di fronte ad una moltitudine di gente che affollava Piazza Vittorio a Torino, la piazza più grande d’Europa.

Almeno tre le caratteristiche dell’amore di Dio: è un amore fedele, che ricrea tutto, stabile e sicuro.

Un amore fedele che non si arrende “nemmeno davanti alla nostra infedeltà”.

“Gesù  – ha sottolineato il Papa – rimane fedele, anche quando abbiamo sbagliato, e ci aspetta per perdonarci: Lui è il volto del Padre misericordioso”.

Secondo il pontefice l’amore di Dio tutto ricrea tutto e passa per la nostra capacità di riconoscere i nostri limiti e le nostre debolezze, “è la porta che apre al perdono di Gesù, al suo amore che può rinnovarci nel profondo, che può ri-crearci”.

Ma come riconoscere i segni che siamo diventati “nuovi”?

Papa Francesco ha spiegato che i segni si vedono quando siamo capaci di “sapersi spogliare delle vesti logore e vecchie dei rancori e delle inimicizie per indossare la tunica pulita della mansuetudine, della benevolenza, del servizio agli altri, della pace del cuore, propria dei figli di Dio”.

La solidità dell’amore di Dio si mostra proprio quando si arriva al punto di dire: “non ce la faccio più”.

“Quante volte – ha ricordato il Papa – noi sentiamo di non farcela più! Ma Lui è accanto a noi con la mano tesa e il cuore aperto”.

A questo proposito il Papa ha citato la poesia Rassa nostrana, del poeta Nino Costa che la nonna gli insegnava quando era piccolo, riferendosi ai parenti che erano partiti alla volta dell’Argentina. 

«Dritti e sinceri, quel che sono, appaiono: / teste quadre, polso fermo e fegato sano, / parlano poco ma sanno quel che dicono, / anche se camminano adagio, vanno lontano. / Gente che non risparmia tempo e sudore / – razza nostrana libera e testarda –. / Tutto il mondo conosce chi sono / e, quando passano… tutto il mondo li guarda».

Una poesia che nostra l’amore di Dio scolpito nella roccia.

Il Papa ha invitato tutti e soprattutto i cristiani a “non lasciarsi paralizzare dalle paure del futuro e cercare sicurezze in cose che passano, o in un modello di società chiusa che tende ad escludere più che a includere”.

Parlando di Torino e del Piemonte, papa Francesco ha ricordato che in questa terra sono cresciuti tanti Santi e Beati che hanno accolto l’amore di Dio e lo hanno diffuso nel mondo, “santi liberi e testardi”.

Ha quindi invocato il Signore affinché ci aiuti “a essere sempre consapevoli di questo amore “roccioso” che ci rende stabili e forti nelle piccole o grandi sofferenze, ci rende capaci di non chiuderci di fronte alla difficoltà, di affrontare la vita con coraggio e guardare al futuro con speranza”.

Infine il Vescovo di Roma ha affidato tutti, con particolare attenzione ai tanti fratelli e sorelle che fuggono da guerre e persecuzioni in cerca di pace e libertà, alla Beata Vergine Consolata che “bassa e massiccia, senza sfarzo: come una buona madre” ci aiuta a seguire il Signore per essere fedeli, per lasciarci rinnovare e rimanere saldi nell’amore.

Per leggere il testo completo dell’omelia si può cliccare qui.

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Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

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