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Vieni Santo Spirito, riempi i cuori

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Domenica di Pentecoste

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Lettura
L’effusione dello Spirito nella Chiesa è la fonte purissima di ogni criterio di giudizio e di comportamento. Gesù è puro portatore della Parola del Padre, lo Spirito è viva memoria della Parola di Gesù. La promessa del Paràclito è per ciascuno che ha il dovere-diritto di attingere senza paura alle acque dell’Interiorità Divina, che incessantemente spira e fluisce. Siamo radicalmente strutturati per l’Intimità Divina: l’osservanza di questa Legge fondante la nostra persona dà senso a tutti gli altri comandamenti.
Meditazione
Lo Spirito trasforma i credenti in osservanti, essendo la fede, scrive Paolo, allenamento, meglio dell’esercizio fisico (1Tm 4,7b-8). L’esercizio dello spirito nello Spirito Santo conduce a uscire dall’ambiguità dei nostri pensieri e azioni, e prima ancora a prenderne coscienza, invece che definirci già sufficientemente onesti e puri di cuore, senza aver faticosamente lottato e pregato per diventarlo. Gesù conosce la nostra facilità a zoppicare fino a storpiarci (Eb 12,13), per questo dice «se mi amate», poiché noi potremmo fare tanto senza amore per Lui e continuare a vivere tranquilli. Per questo Egli assicura la sua preghiera per noi, perché tanto volatile è il nostro attaccamento a Lui. Non basta: Egli chiede per noi un Paràclito speciale, che agirà nel nostro cuore, tanto è volubile ogni nostro proposito. Nemmeno questo basta a Gesù per ricordarci l’amore premuroso di cui siamo bisognosi: l’osservanza della sua Parola rischia di inaridirsi in noi nella pura esecuzione, allora Egli ci deve assicurare la venuta sollecita sua e del Padre, ma Presenza stabile nella nostra vita, un reciproco dimorare, sacramento di nuova ed eterna alleanza. Nemmeno la lettura assidua dei Vangeli basterebbe ad accendere in noi il fuoco dell’amore, tante sono le fragilità e le preoccupazioni della vita. Per questo Gesù promette Qualcuno che stia addirittura più presso di noi di quanto Lui lo sia stato con i suoi: lo Spirito, che continua a insegnare, tante sono le improvvisazioni dei nostri pensieri e l’aridità di certe interpretazioni; lo Spirito, che continua a fare, anzi, ad essere in noi memoria della Parola che salva, tante sono le occasioni per dimenticare ciò che è buono e giusto, e che ci fa sentire il centro del mondo.
Preghiera
Maria, Virgo prædicanda! O Maria, tu sei il Vangelo vivente, le nostre parole non riuscirebbero a esprimere le tue perfezioni, noi contempliamo in te i Divini Misteri di Gesù. Purifica il nostro linguaggio dalla confusione e dalle astrazioni, ravviva in noi la preghiera continua dello Spirito Santo.
Agire
Come Maria che “ha segnato gli inizi della Chiesa”, vivrò la Pentecoste quale nuovo inizio della mia appartenenza alla comunità, scaturita dal Cuore di Gesù, nell’Acqua e nel Sangue.
Meditazione del giorno a cura di don Marco Simbola, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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