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Viaggio in Egitto. Parolin: "Papa non ha mai pensato di rinunciarvi"

Il segretario di Stato vaticano sottolinea che Francesco “vuole essere presente lì dove ci sono situazioni di violenza e conflitto”

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Qualcuno pensava che la visita di Papa Francesco in Egitto potesse essere minata dagli ultimi sanguinosi attentati ai danni della minoranza cristiana. “Invece il Papa non ha mai pensato di farlo, proprio perché vuole rendersi presente, vuole essere lì dove ci sono situazioni di violenza, ci sono situazioni di conflitto”. Lo spiega il card. Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, durante un’intervista con la Segreteria per la comunicazione vaticana.
Quindi – ha proseguito il porporato – il Santo Padre “va proprio perché l’Egitto ha bisogno di qualcuno che annunci la pace e che cerchi di operare per la pace”. Parolin pone poi l’accento sull’incontro con l’Imam di al-Azhar, il quale “sarà un esempio e un modello per la pace”.
Del resto – aggiunge – il Papa ha sempre sostenuto che “il dialogo è indispensabile, è fondamentale per la pace nel mondo, e che tutte le religioni devono sentirsi impegnate a lavorare in questo senso”. Un appello Parolin lo rivolge anche alle religioni: “quando si usa un linguaggio violento c’è il pericolo che questo possa poi portare a degli atti violenti. Quando invece si usa un linguaggio di pace, di rispetto, di riconciliazione certamente questo produrrà i suoi frutti positivi”.
Infine il pensiero del segretario di Stato si rivolge alla comunità copto-cattolica. Parolin la definisce “una fiammella”, che non deve spegnersi ma deve continuare “ad ardere” per “portare il suo contributo” nella società egiziana.

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ZENIT Staff

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